Blog delle cattedre di Lingua e Traduzione Portoghese e Brasiliana e di Letteratura Portoghese e Brasiliana
sábado, 25 de dezembro de 2010
"Ci siamo seduti dalla parte del torto perché tutti gli altri posti erano occupati..." Bertolt Brecht
Bertolt Brecht - Vita di Galileo
quinta-feira, 23 de dezembro de 2010
Feliz Natal
AUGURI
La Riforma Gelmini e la fine della Storia dell’Università di massa
Ha ragione Mariastella Gelmini a celebrare l’approvazione della sua riforma dell’Università come “la fine del Sessantotto”. Con questa espressione però la ministro non intende quello che ogni buon conservatore associa al cosiddetto Sessantotto: antiautoritarismo, antimilitarismo, liberazione sessuale, rottura della morale borghese, equilibrio nel conflitto tra capitale e lavoro.
No, per Mariastella Gelmini il Sessantotto rappresenta innanzitutto un aborrito “egualitarismo”, da combattere con le armi dello sfuggente concetto di “meritocrazia” che la nuova legge si propone di incarnare. La Riforma di oggi è “la fine del Sessantotto” in quanto fine di quel fattore cardine di coesione e perequazione sociale rappresentato dall’Università di massa che Berlusconi e Tremonti, attraverso Gelmini, si erano promessi di eliminare.
di Gennaro Carotenuto
segunda-feira, 13 de dezembro de 2010
AVVISO LEZIONI PROF.SSA DE ABREU
quinta-feira, 9 de dezembro de 2010
Selezione per assistenti di lingua italiana all'estero - Anno scolastico 2011/2012
I posti, distribuiti presso scuole di vario ordine e grado, sono ripartiti orientativamente come segue:
AUSTRIA: 12
BELGIO (lingua francese): 3
FRANCIA: 180
IRLANDA: 6
REPUBBLICA FEDERALE DI GERMANIA: 30
REGNO UNITO: 25
SPAGNA: 23
Il numero dei posti sopra indicati si riferisce a dati storici e potrà subire delle variazioni in conseguenza della effettiva disponibilità dei Paesi ospitanti.
http://archivio.pubblica.istruzione.it/dg_affari_internazionali/assistenti.shtml
Ricevimento Prof. De Rosa
15 dicembre ore 10-12,30;
16 dicembre 10-12,30;
20 dicembre 10-12,30.
Cena di Chiusura Primo Semestre per Studenti di Portoghese
Il costo a persona è di 20 euro(comprese bevande e dolce).
Per prenotarsi mandare una mail alla dott.ssa Verdaguer.
Sono invitati anche i docenti e gli studenti che hanno già terminato i corsi di portoghese.
domingo, 28 de novembro de 2010
CIMAMERICHE FILM FESTIVAL
www.cimameriche.it
Manifestazione legata al territorio ligure, alle sue storie di migrazione e tradizioni sociali, culturali, artistiche ed eno-gastronomiche
Riviera di Levante 30 novembre - 8 dicembre 2010
CIMAMERICHE aprirà la sua programmazione martedì 30 novembre e proseguirà sino all’8 dicembre 2010.
Cinema, terre e gusto, un ulteriore confronto tra le molteplici sfaccettature per trasmettere messaggi, utilizzando film ed eventi di qualità. Nove giorni di programmazione nei comuni di Chiavari, Lavagna, Sestri Levante e Genova.
Quest'anno al CIMAMERICHE FILM FESTIVAL saranno proiettati i cortometraggi presentati nel Cineforum Kynema em Português con i sottotitoli degli studenti di portoghese della specialistica.
I corti saranno proiettati il giorno 6 dicembre (nella foto il programma della giornate)
I sottotitolatori sono invitati a partecipare.
quinta-feira, 25 de novembro de 2010
Ultime News su Protesta versus ddl Gelmini
http://212.162.68.20/it/news.php?newsid=147682
Esplode la protesta sulla Riforma dell'Università
http://www.rai.tv/dl/RaiTV/programmi/media/ContentItem-e5841013-dce2-47e5-8cbe-77f7bf84ff8f.html
Universita': proteste in Toscana, a Pisa bloccato aeroporto
A Siena occupata la stazione, a Firenze catena umana a rettorato
http://www.ansa.it/web/notizie/regioni/toscana/2010/11/24/visualizza_new.html_1677362731.html
Università, studenti contro riforma: la protesta dilaga
La protesta di studenti e ricercatori contro la riforma Gelmini dilaga oramai in tutta Italia: come un fiume in piena, cortei di manifestanti hanno assediato strade e sedi accademiche in numerose città.
http://www.ilquotidianoitaliano.it/notizie/2010/11/news/riforma-universita-proteste-in-tutta-italia-contro-il-ddl-gelmini-38746.html
Padova. La protesta anti-Gelmini: i ricercatori alla Specola, sul tetto della torre di Galileo
Nella leggenda popolare è la torre da cui Galileo osservò il cielo con il prototipo del suo cannocchiale. In realtà l'osservatorio astronomico venne creato dopo la morte del grande scienziato. Ma la Specola è diventato il simbolo della protesta dei ricercatori padovani. Stamattina sono saliti sul punto più alto della torre e hanno srotolato giù gli striscioni anti-Gelmini.
http://mattinopadova.gelocal.it/multimedia/2010/11/24/fotogalleria/padova-la-protesta-anti-gelmini-i-ricercatori-alla-specola-sul-tetto-della-torre-di-galileo-27126073/1
La protesta sale
Ricercatori e studenti sul tetto della mensa
I manifestanti hanno annunciato che la protesta terminerà probabilmente nelle prossime ore e che domani parteciperanno ad un presidio davanti a Montecitorio, a Roma
http://www.lanazione.it/umbria/cronaca/2010/11/24/419509-protesta_sale.shtml
Ricercatori su tetti per protesta, De Sessa attacca la riforma Gelmini
http://www.politicaoggi.it/2010/11/ricercatori-su-tetti-per-protesta-de-sessa-attacca-la-riforma-gelmini/
http://www.ilgiornaledipachino.com/ricercatori-su-tetti-per-protesta-de-sessa-attacca-la-riforma-gelmini/60725
La protesta anti-Gelmini: una giornata con i ricercatori a Roma (di Paolo Guiotto) VIDEO
http://mmedia.kataweb.it/video/27128502/la-protesta-anti-gelmini-una-giornata-con-i-ricercatori-a-roma-(di-paolo-guiotto)
Riforma Gelmini/ Dottorini (Idv): "Pieno sostegno alla protesta dei ricercatori precari"
http://www.umbrialeft.it/node/48568
Bloccati dalle forze dell´ordine, i ragazzi hanno lanciato uova contro le vetrate dell´ingresso secondario di Palazzo Madama. Manifestazioni di protesta in tutta Italia. Cortei a Sassari e proteste ad Alghero
Atenei, ricercatori sui tetti
Alghero: Asilo Sella occupato
http://notizie.alguer.it/n?id=36747
Bersani Sul Tetto Insieme Ai Ricercatori In Protesta
Mercoledì, 24 Novembre 2010: RaiNews24 - Le ultime notizie
http://www.intopic.it/notizia/2394468/
CAMERA: ZAZZERA (IDV), IDV UNICA A VOTARE CONTRO LA SOSPENSIONE DEI LAVORI PARLAMENTARI DURANTE L’ESAME DEL DDL UNIVERSITÀ
http://www.agenparl.it/articoli/news/news/20101124-camera-zazzera-idv-idv-unica-a-votare-contro-la-sospensione-dei-lavori-parlamentari-durante-l-esame-del-ddl-universita
La maggioranza ancora ko alla Camera Berlusconi: «Fini faccia passo indietro» – Corriere della Sera
La maggioranza ancora ko alla Camera Berlusconi: «Fini faccia passo indietro» – Corriere della Sera.
http://www.nuovaresistenza.org/2010/11/24/la-maggioranza-ancora-ko-alla-camera-berlusconi-%C2%ABfini-faccia-passo-indietro%C2%BB-corriere-della-sera/
domingo, 21 de novembro de 2010
Escritor Moacir C. Lopes morre aos 83 anos no Rio de Janeiro
Autor de A Ostra e o Vento morreu em casa, em decorrência de um câncer.
Moacir completou 50 anos de carreira e escreveu mais de 20 obras.
O escritor Moacir C. Lopes morreu, na madrugada deste domingo (21), no Rio de Janeiro. Aos 83 anos, Moacir morreu em casa, vítima de um câncer. O velório do corpo do escritor acontece desde o início da tarde deste domingo, na capela 4 do Cemitério São João Batista, em Botafogo, na Zona Sul. O enterro será às 17h no mesmo local.
Em 2010, Moacir comemorou 50 anos de literatura. Ele escreveu mais de 20 livros, como a biografia do imperador romano Calígula e o romance a Ostra e o Vento, adaptado para o cinema por Walter Lima Junior.
sexta-feira, 19 de novembro de 2010
America Latina. Il bicentenario dell’Indipendenza
CONVEGNO DI STUDI
Università degli Studi di Salerno
29 e 30 novembre 2010
lunedí 29 novembre
Università degli Studi di Salerno
Dipartimento di Teoria e Storia delle Istituzioni
Biblioteca A. Placanica
"La lingua, le lettere, la cultura"
Ore 10,00
Saluti
LUIGI ROSSI
Preside della Facoltà di Scienze Politiche
FRANCISCO GOMEZ ORTIZ
Rector en Universidad Católica de Colombia – Bogotá
Sessione mattutina, ore 10,30
Presiede ANTONIO SCOCOZZA
Università degli Studi di Salerno
ANTONELLA CANCELLIER
Università degli Studi di Padova
Gli italiani nella costruzione di una identità nazionale. Tango e lunfardo
FRANCISCO GOMEZ ORTIZ
Universidad Católica de Colombia – Bogotá
I rapporti tra la Santa Sede e la Repubblica della Colombia nel 1830
ANTONELLA DE LAURENTIIS
Università del Salento
Alcune riflessioni sull’indipendentismo linguistico e sulla visione panispanica della lingua
GIUSEPPINA BUONO
Università degli Studi di Napoli “l’Orientale”
Indipendenza e poesia: Rememorando la batalla de Carabobo di Vicente Gerbasi
Pausa
Sessione pomeridiana, ore 15,30
Presiede ANTONELLA CANCELLIER
Università degli Studi di Padova
GIAN LUIGI DE ROSA
Università del Salento
Independência ou morte:
dalle rivolte nativiste nel Brasile del XVIII secolo
al grido di Ipiranga
ROBERTA GIORDANO
Università degli Studi di Salerno
La scrittura della "decolonizzazione": José María Arguedas
MARIA ROSARIA COLUCCIELLO
Università degli Studi di Salerno
Indipendenza come Liberazione
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martedì 30 novembre
Università degli Studi di Salerno
Facoltà di Scienze Politiche, Aula dei Consigli
"La storia, la società, l’economia"
Sessione mattutina, ore 10,00
Presiede GIUSEPPE CACCIATORE
Università degli Studi di Napoli Federico II
AURELIO MUSI
Università degli Studi di Salerno
La rottura del vincolo coloniale
LUIGI ROSSI
Università degli Studi di Salerno
L’America Latina negli orientamenti della politica estera statunitense
VITTORIO CAPPELLI
Università della Calabria
Rotte migratorie, sviluppo urbano e percorsi artistico-culturali tra Italia e America latina. Alcuni profili biografici
OMERO CIAI
Latinoamericanista de “La Repubblica”
Sistemi politici e sviluppo economico nell’America Latina del dopo Guerra fredda
Pausa
Sessione pomeridiana, ore 15,30
Presiede LUIGI ROSSI
Università degli Studi di Salerno
CARMINE PINTO
Università degli Studi di Salerno
Un paese di piombo. Violenza e politica in Colombia 1989-2009
GIUSEPPE PALMISCIANO
Università degli Studi di Salerno
Le fonti vaticane per lo studio dell’indipendenza latinoamericana
GRAZIANO PALAMARA
Università degli Studi di Salerno
Il Risorgimento e l’indipendenza latinoamericana. La percezione delle lotte d’oltreoceano sulla penisola italiana
LUCA CASTAGNA
Università degli Studi di Salerno
“Buon vicinato” e nazismo. La strategia rooseveltiana tra America Latina ed Europa alla vigilia della seconda guerra mondiale
terça-feira, 16 de novembro de 2010
Università, cancellati i tagli ma solo per gli atenei privati
di SALVO INTRAVAIA
http://www.repubblica.it/scuola/2010/11/16/news/fondi_per_le_universit_private-9163392/?ref=HREC1-6
MENTRE l'università pubblica si arrabatta tra tagli, scioperi, riforme "epocali" e "giochi delle tre carte", a quella privata il governo cancella i tagli degli ultimi tre anni. Nell'ultima versione del maxiemendamento alla legge di stabilità (ex Finanziaria) approvato dalla commissione Bilancio della Camera spunta anche un finanziamento di 25 milioni per "le università non statali legalmente riconosciute". E' bastato che alzasse la voce uno dei rettori "privati" più potenti d'Italia per fare capire al governo che non era cosa di insistere sulla strada del rigore anche per gli atenei non statali.
Di fronte ad un taglio che dal 2007 ad oggi aveva decurtato le somme destinate agli atenei privati del 45 per cento, il rettore dell'università Cattolica del Sacro cuore di Milano, Lorenzo Ornaghi, è venuto allo scoperto. "Gli effetti perversi dei provvedimenti dei governi dal 2007 a oggi - dichiarava pochi giorni prima della marcia indietro dell'esecutivo - stanno colpendo in maniera irragionevolmente dura, con diversi 'tagli tecnici lineari', le università non statali più di quelle statali, e fra tutte le non statali la nostra più delle altre".
"Dopo che - chiosava Ornaghi - ci sono stati tolti 12 milioni di euro (dai 55 del 2007 siamo passati ai 42,9 del 2009), dal prossimo anno ci vedremo privati di ulteriori 13 milioni di euro, così attestandosi il finanziamento statale a quasi la metà di quello che era nel 2007 (da 55 milioni a 30,1)". Anche per le statali, si potrebbe obiettare, il governo ha allargato i cordoni della borsa: con 800 milioni in più per il 2011, 500 per il 2012 e altrettanti per il 2013. Ma la deputata del Pd, Rosa De Pasquale, componente della commissione Cultura della Camera, spiega che si tratta di un trucco e che gli atenei italiani continueranno ad arrancare.
"Il ministro Tremonti - spiega la De Pasquale - presentando in commissione Bilancio la proposta di finanziamento dell'università è stato costretto a scoprire le carte prima di quanto aveva previsto. E nel merito - prosegue la deputata democratica - permane un forte taglio alle risorse per l'università, anche se il ministro cerca in tutti i modi di nasconderlo restituendo solo una parte del maltolto". Vediamo perché. Secondo la De Pasquale quello degli 800 milioni è un trucco. "L'emendamento del governo effettivamente contiene la cifra in positivo, ma la legge di stabilità per il 2011, su cui opera l'emendamento, conteneva già un taglio per l'Università di 126 milioni di euro".
"Inoltre - conclude - nel prossimo anno verranno a mancare i benefici di leggi che negli anni passati hanno innalzato il fondo: il contributo integrativo di Padoa Schioppa di 550 milioni e l'incremento dell'anno passato di 400 milioni finanziato dalle entrate del condono del rientro dei capitali all'estero che erano risorse una tantum. Sommando queste voci negative lo stanziamento 2011 parte da una diminuzione di 1076 milioni (dalla somma di 126+550+400) che viene compensata solo in parte dagli 800 milioni dell'emendamento, lasciando un residuo negativo appunto di 276 milioni".
(16 novembre 2010)
Cortei e proteste in tutta Italia nel giorno del diritto allo studio
In occasione delle celebrazioni mondiali in favore dell'istruzione pubblica, il 17 novembre gli studenti italiani tornano a mobilitarsi contro la riforma Gelmini: oltre cento cortei in 50 comuni, da Torino a Palermo. Tutte le iniziative
http://www.repubblica.it/scuola/2010/11/16/news/manifestazioni_17-9152655/?ref=HREC1-6
quarta-feira, 10 de novembro de 2010
Prossimo ricevimento Prof. De Rosa - 24 novembre h 10
I laureandi sono invitati a presentare la situazione del loro progetto di tesi.
Per gli studenti: si prega di inviare una mail per confermare la propria presenza
sábado, 6 de novembro de 2010
Cambiamento date Sessione Gennaio Febbraio
Prof. De Rosa
Prova Scritta
9 febbraio, h.9,00
Prova Orale
11 febbraio, h.9,30
25 febbraio, h.9,30
Le date per gli esami della Sessione Gennaio-Febbraio di Lingua e Traduzione Portoghese (Prof.ssa De Abreu) sono state cambiate in seguito allo spostamento dell'inizio dell'anno accademico.
Prof. De Abreu
Prova Scritta
8 febbraio, h.9,00
9 febbraio, h.9,00
Contra a extinção da Direcção Geral do Livro e das Bibliotecas - Petition to Dra. Gabriela Canavilhas - Ministra da Cultura de Portugal
a cuore e interessare tutti coloro che amano la letteratura di lingua portoghese.
Nel piano dei tagli e delle manovre finanziarie, il Portogallo ha deciso di chiudere la Direcção Geral do Livro e das Bibliotecas. L'ente, per intenderci, che finora
ha sostenuto le traduzioni all'estero dei libri portoghesi, contribuendo a far
venire in Italia più di uno scrittore.
Giorgio de Marchis, docente di Letteratura Portoghese di Roma Tre, ha scritto una petizione contro la chiusura dell'ente. Vi chiedo di leggerla e, se siete d'accordo, di firmarla. Ma, soprattutto, vi chiedo il favore di spargere la voce tra tutti i vostri contatti che credete possano essere interessati.
Questo è l'indirizzo per firmare:
http://www.petitiononline.com/dglb/petition-sign.html?
quinta-feira, 4 de novembro de 2010
LEZIONI PORTOGHESE I PROF.SSA DE ABREU
quarta-feira, 3 de novembro de 2010
APPUNTAMENTI PROGETTO ISPI-IBRIT Giovedì 25 novembre h 17
Via Clerici, 3 Milano
tel 0276011320 fax 0276011296
www.ibrit.it
info@ibrit.it
http://www.ibrit.it/eventi.php
Eventi
APPUNTAMENTI PRESSO PROGETTO ISPI-IBRIT (Via Clerici 3) E SPAZIO BRASIL (Corso Sempione 32B) - INGRESSO LIBERO
Giovedì 25 novembre, ore 17
Spazio Brasil, Corso Sempione 32B - Presentazione del libro "Dubbling Cartoonia, mediazione interculturale e funzione didattica nel processo di traduzione dei cartoni animati". Il volume affronta le problematiche del processo traduttivo del cartone animato, analizzandone la funzione di mediazione interculturale e la funzione didattica di fondo che spesso caratterizza le scelte dei traduttori. Presenta Emilia Perassi (Università Statale di Milano).
Interverranno gli autori: Marco Cipolloni (Università di Modena e Reggio Emilia), Elisa Perego (Università di Trieste), Gian Luigi De Rosa (Università del Salento).
terça-feira, 2 de novembro de 2010
Addio alle borse di studio tagliato il 90% dei soldi
di SALVO INTRAVAIA e CORRADO ZUNINO
dal sito di repubblica
http://www.repubblica.it/scuola/2010/11/02/news/borse_studio_addio-8653934/?ref=HRER2-1
Arrivano tagli che sono colpi d'accetta e servono a celebrare nuove amputazioni nella scuola italiana. Con un passaggio della manovra finanziaria fin qui rimasto nascosto il ministro Maria Stella Gelmini, sotto la scorta del suo tutore Giulio Tremonti, ha decretato la fine dell'istituto della borsa di studio.
Un taglio ai finanziamenti del 90%. Un'altra morte per mancanza fondi, nella scuola ai tempi della Gelmini, dopo la riduzione del tempo pieno, la cancellazione delle graduatorie dei ricercatori, la soppressione di alcuni atenei.
È nata con la liberazione d'Italia, Regio decreto 574 del 1946, la borsa di studio universitaria e ha accompagnato l'evoluzione della democrazia scolastica offrendo fino al 2001 una possibilità di mantenimento a studenti in corso, fuori sede, sotto le soglie dell'Isee, meritevoli. In due anni, con il colpo d'accetta tirato lo scorso 14 ottobre sul tavolo del penultimo Consiglio dei ministri, l'ammontare in euro delle borse da erogare è passato da 246 milioni a 25,7. Un -89,55% che peggio di così c'è solo la loro soppressione. E nel 2012 si arriverà a 13 milioni scarsi trasformando la borsa universitaria in un premio per élite scelte.
Questa - 25,7 milioni - è la quota di finanziamento governativo per il 2011 all'interno di un sistema, quello delle università, fortemente regionalizzato. Già. Lo stato di crisi generale delle Regioni italiane, in particolare al Sud, abbatte le residue speranze. Così oggi su una platea di 184.034 aventi diritto, l'80 per cento non prenderà quei mille, a volte duemila euro (si decide per bandi regionali) che spesso rappresentano una necessità per gli studenti che li ricevono. "Con una borsa di studio, oggi, non si studia, ci si mantiene", racconta Claudio Riccio, universitario della Link, "si paga un pezzo dell'affitto se si vive fuori dalla propria sede naturale, si pagano pranzi e cene lontane dalla mensa convenzionata, l'abbonamento mensile alla municipalizzata trasporti". Libri, dispense, aggiornamenti, viaggi di preparazione restano fuori da una borsa di studio, che a tutto serve meno che a studiare.
Gli iper tagli dell'assegno universitario dicono come il fragile welfare studentesco italiano stia franando e contribuisca ad acuire le distanze tra università del Sud e del Nord: è sempre più intensa, infatti, la salita di ventenni meridionali alla ricerca di università dalla borsa di studio possibile. Piemonte, Toscana, Emilia sono regioni che ancora possono dare concretezza alle promesse scritte sui bandi annuali. Chi ha un reddito familiare (della famiglia di provenienza) sotto i 17mila euro, oggi può accedere alla possibilità di un finanziamento pubblico. E se ottiene medie scolastiche sopra la media, può entrare nella graduatoria degli aventi diritto. Nella maggior parte dei casi inutilmente: per otto studenti su dieci non ci sono soldi. Tra l'altro, le graduatorie regionali del 2010 sono per definizione amministrativa "definitive non confermate". Cioè, non valgono nulla fin qui: l'autunno è inoltrato e gli studenti d'ateneo ancora non sanno a chi toccherà lo scalpo della borsa di studio.
Dall'assegno universitario istituito nel 1963 e immaginato come un pre-salario - 200mila lire per gli studenti che vivevano nella loro città, 360mila lire per i fuori sede - alle norme del 1991, scritte per "rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale che di fatto limitano l'uguaglianza dei cittadini nell'accesso all'istruzione superiore e per consentire ai capaci e meritevoli, anche se privi di mezzi, di raggiungere i gradi più alti degli studi", alle ultime definizioni legislative dell'aprile 2001 la borsa di studio ha seguito, e a volte anticipato, le conquiste lavorative e civili del paese. Nelle ultime due stagioni il governo Berlusconi ha smantellato tutto. E se, come rileva una tesi presentata quest'anno a Scienze politiche della Sapienza, "Il diritto allo studio universitario in Italia", l'80 per cento dei meritevoli e bisognosi studenti italiani non percepisce l'assegno meritato, in Francia si scende al 70%, in Germania al 60%, in Olanda addirittura al 4%. D'altronde l'Italia, appare sempre meno un caso, resta il paese con il tasso d'abbandono universitario più alto.
(02 novembre 2010)
segunda-feira, 1 de novembro de 2010
LETTORATO DOTT.SSA VERDAGUER
segunda-feira, 25 de outubro de 2010
Ricevimento Prof. De Rosa - 3 novembre ore 10
I laureandi sono invitati a presentare la situazione del loro progetto di tesi.
Per gli studenti: si prega di inviare una mail per confermare la propria presenza
quinta-feira, 21 de outubro de 2010
XXVI Congresso AISPI - FRONTIERE: SOGLIE E INTERAZIONI
27-30 ottobre 2010
FRONTIERE: SOGLIE E INTERAZIONI
I linguaggi ispanici nella tradizione
e nella contemporaneità
PROGRAMMA
MERCOLEDÌ 27 OTTOBRE
Palazzo Geremia (Via Belenzani 20)
15.00 Accoglienza dei congressisti e consegna della documentazione
15.45 Apertura del XXVI Congresso
Saluto delle Autorità
Il Sindaco di Trento, prof. Alessandro Andreatta
Il Rettore dell’Università degli Studi di Trento, prof. Davide Bassi
Il Preside della Facoltà di Lettere e Filosofia, prof. Maurizio Giangiulio
Il Presidente dell’Associazione degli Ispanisti Italiani, prof. Augusto Guarino
Il Coordinatore del Comitato Organizzatore Locale, prof. Pietro Taravacci
Intermezzo musicale
16.45-17.45 CONFERENZA PLENARIA
Presiede: Augusto Guarino
Maria Grazia Profeti (Firenze), «Cangiò le scene in boschi, i teatri in deserti»:
iconografia della peccatrice redenta tra Italia e Spagna
Intermezzo musicale
17.45-18.45 CONFERENZA PLENARIA
Presiede: Maria Vittoria Calvi
José María García Martín (Cádiz), Contacto de lenguas e historia: el caso de los
arabismos en español
Intermezzo musicale
19.00 Aperitivo di benvenuto
(La Cave des Artistes, via Belenzani 37)
Gli intermezzi musicali sono a cura del Conservatorio di Musica F.A. Bonporti di
Trento
GIOVEDÌ 28 OTTOBRE
Facoltà di Lettere e Filosofia, Palazzo Verdi
(Piazza Venezia 41)
09.00 Apertura dell’esposizione editoriale d’interesse ispanistico
9.30-11.00 Comunicazioni
NARRATIVA BREVE DEL NOVECENTO [AULA 09]
Giovanna Minardi (Palermo), Cartucho de Nellie Campobello: un testo sincopato
Morena Carla Lanieri (Genova), El hibridismo genérico en la minificción hispanoamericana
Maria Alessandra Giovannini (Napoli “L’Orientale”), Frontiere di generi e di scritture: la narrativa “minore” di Juan José Millás
Antonella Russo (Salerno), Disfide e dissoluzioni: romanzo e forme brevi nella narrativa di Juan José Millás
SIGLO DE ORO - NARRATIVA [AULA 016]
Francesca Leonetti (Chieti-Pescara), Las crónicas de Indias: frontera de espacios y
confluencia de géneros
Flavia Gherardi (Napoli “Federico II”), Alle soglie del romanzo: la Segunda parte de la Diana (1563), di Alonso Pérez e il fenomeno delle “continuazioni”
Federica Cappelli (Siena), Oltre la picaresca: frontiere di generi nel Marcos de Obregón di Espinel
Giovanna Fiordaliso (Pisa), Varia fortuna del Soldado Píndaro di Gonzalo de Céspedes y Meneses: romanzo picaresco, sentimentale o di avventura?
FRONTIERE INTERCULTURALI [AULA 409]
Simona Forino (Napoli “L’Orientale”), Il concetto di nación nel linguaggio ispanico
contemporaneo: la “nascita” della Galizia
Michele Porciello (Genova), Una proposta di dialogo fra culture: la filosofia interculturale di Raúl Fornet-Betancourt
Annelisa Addolorato (Milano), Cortos sin fronteras
TESTI DI FRONTIERA : ITALIA E SPAGNA [AULA 411]
Silvia Peron (Padova), Percorsi letterari del Cid tra Spagna e Italia
Anna Benvenuti (Milano), Villena e Febrer sulle soglie dell’Inferno
Paola Calef (Torino), «Las dolentes notas»: il canto V dell’Inferno nella traduzione di Enrique de Villena
Aviva Garribba (LUMSA Roma), El compromiso civil cruza las fronteras: la Canción al Pirú de Enrique Garcés, imitación de Italia mia
FENOMENI DI CONTATTO E SOCIOLINGUISTICA [AULA 412]
Maria Vittoria Calvi (Milano), El estatus del español en Italia: lengua extranjera / lengua inmigrada
Rocío Caravedo (Padova), La percepción en el contacto lingüístico
Maria Grazia Russo (Tuscia), Gli zingari in Portogallo: una frontiera sociolinguistica
11.30-13.00 Comunicazioni
LINGUA E IMMIGRAZIONE - 1 [AULA 09]
Rosana Ariolfo (Genova), La dimensión actitudinal en el contacto inter-lingüístico por migración
Ana Lourdes de Hériz - Mara Morelli (Genova), Contacto de lenguas y culturas en el ámbito sanitario genovés
Eleonora Iacono (Palermo), Frontiere e interpretazione in campo medico: analisi di un caso concreto spagnolo-italiano
EDAD DE PLATA E AVANGUARDIE [AULA 016]
Assunta Claudia Scotto di Carlo (Napoli “Federico II”), Le frontiere dell’infanzia: i Recuerdos de niñez y de mocedad di Miguel de Unamuno
Carola Sbriziolo (Palermo), Il Futurismo in Spagna: da Marinetti a Gómez de la Serna
Laura Nangano (Catania), La narrativa degli anni Venti fra deshumanización e compromiso
Marcello Mangano (Palermo), Federico García Lorca: il confine tra fonte letteraria, creazione poetica e funzioni coinemiche in Muerto de Amor
DIDATTICA - 1 [AULA 409]
María Begoña Arbulu Barturen (Padova), La didáctica del español y la enseñanza de la lengua y la cultura de origen en contextos de acogida
Carmen Castillo - Hugo Lombardini (Padova - Bologna), Consideraciones a propósito del
concepto de contrastividad en las gramáticas de español para italianos
Álida Ares (Trento), Las fronteras ilimitadas de la conversación. Consideraciones
metodológicas para la enseñanza/aprendizaje del lenguaje oral
Monica Lupetti (Pisa), Frontiere iberiche e interazioni linguistiche: per uno studio delle interferenze dello spagnolo L2 nel portoghese L3
FRONTIERE DELLA SCRITTURA [AULA 411]
Federica Domínguez Colavita (Trieste), Exploración de la frontera ficción/no ficción en textos de literatura española e iberoamericana
Emanuele Leonardi (Palermo), Borges e Galileo: la metafora del Libro-Mondo
José Manuel Alonso Feito (Salento), Mihura: más allá de las fronteras del tópico
Héctor Febles (LUSPIO - Roma), De Bajtín a García Márquez: Úrsula Iguarán frente al espejo del “realismo grotesco”
TEATRO DEL SIGLO DE ORO - 1 [AULA 412]
Francisco Sáez Raposo (CSIC - Madrid), Jaume I y Al-Azraq: del escenario bélico al teatral
Debora Vaccari (Roma “La Sapienza”), Una comedia de frontera: El bastardo de Ceuta de Juan Grajales
Oana Andreia Sambrian (Academia Romana - Craiova), Deformar con la palabra: la mistificación de la imagen de Segismundo Báthory en el teatro mediante los relatos de Alfonso Carrillo
Roberta Alviti (Cassino), Frontiera religiosa, identitaria e di genere in Dejar un reino por otro y mártires de Madrid, “comedia de tres ingenios”
15.30-16.30 CONFERENZE PLENARIE
[Aula 409]
Presiede: Marco Presotto
Mariateresa Cattaneo (Milano), Valle-Inclán: la scena senza limiti
[Aula 412]
Presiede: Francisco Matte Bon
Graciela Vázquez (Freie Universität Berlin), El componente estratégico y el
desarrollo de las competencias
17.00-18.30 Comunicazioni
LE FRONTIERE DELL ’ ESILIO [A ULA 09]
Donatella Pini (Padova), Il guado, simbolo inquietante
Giuseppina Notaro (Napoli “L’Orientale”), Carlos Semprún Maura e la vita come frontiera
Ilaria Loro (Padova), Da Mexicayotl a Novelas ejemplares de Cíbola: la trasformazione di un’opera attraverso i confini temporali e culturali
Giuseppe Troncale (Palermo), Wilcock da Buenos Aires a Roma: una continuità spezzata
GRAMMATICA E SINTASSI - 1 [AULA 016]
María Nieves Arribas Esteras (Insubria), La fluctuante cuestión de los límites fraseológicos
Ignacio Arroyo Hernández (Chieti-Pescara), Construcciones existenciales y locativas con haber y estar: entre sintaxis y pragmática
María Martínez-Atienza (Venezia), Relaciones entre el léxico y la sintaxis: los predicados de logro
Monica Palmerini (Roma Tre), La construcción nominal [N a V Infinitivo] en español
TRA FINZIONE E REALTÀ [AULA 409]
Teresa Gil Mendes (Napoli “L’Orientale”), O planalto e a Estepe de Pepetela: tantas fronteiras que só o amor ignora
Marcial Rubio Árquez (Chieti-Pescara), El “relato real” de Javier Cercas: la sutil frontera entre ficción y realidad
Luigi Contadini (Bologna), Il carcere e le sue memorie
Maria da Graça Gomes de Pina (Napoli “L’Orientale”), Atravessar as fronteiras do solipsismo
LINGUA , CULTURE E MEDIA [AULA 411]
Maria Amalia Barchiesi (Macerata), Fronteras invisibles de lo cotidiano. Imaginarios culturales en la publicidad de tres países hispánicos (Argentina, España y México)
Arianna Fiore (Firenze), L’uso dello spagnolo nei media italiani. L’autorappresentazione di sé e la rappresentazione dell’altro: due realtà a confronto del territorio genovese
Gian Luigi De Rosa (Salento), Mudanças linguísticas nas variedades diamésicas do PB: o caso do falado fílmico contemporâneo
Ana Pano Alamán (Bologna), La lengua entre oralidad y escritura: las modalidades de cita en los foros de debate en la Red
FRONTIERE TEMPORALI E LETTERARIE NELL ’OTTOCENTO [AULA 412]
Sofía Cantalapiedra (Autònoma de Barcelona), El teatro de la Edad de Oro entre dos siglos: la crítica de Leopoldo Alas Clarín
Assunta Polizzi (Palermo), Fronteras de géneros: Galdós entre novela y teatro
Donatella Siviero (Messina), Sconfinamenti di genere nella narrativa spagnola tra Otto e Novecento: alcuni esempi
VENERDÌ 29 OTTOBRE
Facoltà di Lettere e Filosofia, Palazzo Verdi
(Piazza Venezia 41)
09.00-10.15 Comunicazioni
VARIETÀ LINGUISTICHE [A ULA 09]
Elena Errico (Genova), El aspecto verbal en el español de Gibraltar
Giuseppina Buono (Napoli “L’Orientale”), Lo spagnolo d’America: Ángel Rosenblat e il concetto di unità nella diversità
Roberta Giordano (Salerno), Warma Kuyay, racconto d’amore di uno scrittore apolide
TEATRO DEL NOVECENTO - 1 [AULA 016]
Simone Trecca (Roma Tre), Migrazioni di senso tra testo e scena, attraverso le arti visive: due esempi dal teatro di Buero Vallejo
Emily Fausciana (Milano), La rivisitazione di un mito letterario: la “otra” Celestina di Alfonso Sastre
Enrico Di Pastena (Pisa), Del cuento a la nuda escena: Hamelin, de Juan Mayorga
LINGUA E IMMIGRAZIONE - 2 [AULA 409]
Laura Mariottini (Roma “La Sapienza”), La dimensión emocional en las narraciones de
inmigrantes hispanohablantes
M. Sagrario del Río Zamudio (Udine), La presencia del lunfardo en el lenguaje cinematográfico: las últimas películas de Juan José Campanella
Virginia Sciutto (Napoli “L’Orientale”), El proceso de asimilación lingüística en los inmigrantes abruceses residentes en Montevideo
FRONTIERE TRA GENERI [AULA 411]
Diego Símini (Salento), Eduardo Galeano sulla frontiera tra generi
Daniela Natale (Roma Tre), Juan Goytisolo saggista: questioni di frontiera
Natalia Cancellieri (Milano), Frammenti di un discorso amoroso. Il saggio letterario come genere autobiografico in alcune scrittrici spagnole
LINGUA E RIFLESSIONE LINGUISTICA NEL SIGLO DE ORO [A ULA 412]
Patrizia Botta (Roma “La Sapienza”), Nuevos glosarios áureos en la Red
Rosa M. García Jiménez (Pisa), El enfoque pragmático en el Vocabulario manual de las
lenguas mexicana y castellana (1611) de Pedro de Arenas
Selena Simonatti (Pisa), La contaminazione necessaria: il pensiero linguistico e filosofico di Damasio de Frías
10.45-11.00 PRESENTAZIONE
[Aula 412]
Presiede: Alessandro Cassol
Milagros García Ferrer (Roma, Instituto Cervantes), El Fondo AISPI en la Biblioteca María Zambrano: la colección actual y su difusión
11.00-13.00 [Aula 412]
Assemblea Generale dei Soci
Elezioni del XIII Consiglio Direttivo
14.00 Chiusura dell’esposizione editoriale d’interesse ispanistico
15.00-16.00 CONFERENZA PLENARIA
[Aula 412]
Presiede: Elena Liverani
Javier Medina López (La Laguna), La formación lingüística de Canarias: sustratos, contactos, interferencias e historia. Un balance de cinco siglos
16.00-17.15 Comunicazioni
NARRATIVA DI FINE NOVECENTO [AULA 09]
Paola Bellomi (Verona), Processi comunicativi in Paisajes después de la batalla (1982), di Juan Goytisolo
Simone Cattaneo (Milano), Quando Ramón Gómez de la Serna dialoga con Bob Dylan: aforismi, greguerías e canzoni nelle opere di alcuni giovani scrittori spagnoli contemporanei
Maria Beatrice Lenzi (Siena), Final de novela en Patagonia de Mempo Giardinelli: novela de fronteras y frontera del fin del mundo
SETTECENTO E OTTOCENTO [AULA 016]
Maria Rosso (Milano), Las fronteras del saber: Feijoo y el lector del Teatro crítico universal
Giada Ferrante (Milano), Luciano Francisco Comella e l’ideologia neoclassica: La fingida enferma por amor
Giuseppe Leone (Palermo), Era más de media noche. Soglie di tempo e momenti di
trasformazione estetica
TEATRO DEL SIGLO DE ORO - 2 [AULA 409]
Claudia Santamaria (Napoli “L’Orientale”), Frontiere fra generi letterari: la commedia agiografica di Tirso De Molina
Ines Ravasini (Bari), Suggestioni piscatorie a teatro: commistioni di generi nel Golfo de las Sirenas di Calderón de la Barca
Lavinia Barone (Palermo), La sintesi del tragico e del comico nelle funzioni drammatiche del gracioso calderoniano
TRADUTTOLOGIA - 1 [AULA 411]
Nuria Pérez Vicente (Macerata), Más allá del texto: el contexto en la enseñanza de la
traducción literaria
Beatrice Garzelli (Siena Stranieri), I confini della traduzione: Veladuras di María Teresa Andruetto
Daniela Tomaselli (Palermo), El concepto de traducibilidad en neología: las estrategias del traductor
GRAMMATICA E SINTASSI - 2 [AULA 412]
René Lenarduzzi (Venezia), Palabras que rebasan la frontera: el caso del adverbio ahí
Pilar Pastor (Trento), Fronteras espacio-temporales del sistema ternario de los demostrativos españoles
Eugenia Sainz (Venezia), Entre fronteras: marcadores discursivos y análisis contrastivo
SABATO 30 OTTOBRE
Facoltà di Lettere e Filosofia, Palazzo Verdi
(Piazza Venezia 41)
09.30-10.45 Comunicazioni
DIDATTICA - 2 [AULA 09]
Natalia Bernardo Vila (Bari), La interlengua: ¿frontera cercana o lejana?
Inmaculada Solís García - Teresa Martín Sánchez (Salerno), Corpus E.L.E.I: un corpus oral y escrito de interlengua E/LE en Italia
Giulia Gouverneur - Consuelo Pascual Escagedo (Napoli “Federico II” - Salerno), Corpus E.L.E.I: destrezas de producción oral y escrita. Redacción formal e informal; expresión e interacción oral
VECCHIO E NUOVO MONDO [AULA 016]
Luisa A. Messina Fajardo (Roma Tre), Hispanófilos y bolivarianos: Andrés Bello y Rufino Blanco Fombona
Barbara Gori (Padova), Fidelino de Figueiredo e le frontiere del comparativismo
Fernanda Elisa Bravo Herrera (CONICET - Buenos Aires), Criollos y gringos en Argentina: el difícil diálogo. Representaciones del conflicto cultural
SCRITTURA AL FEMMINILE [A ULA 409]
Raffaella Nencini (Roma Tre), Per soglie e per frontiere: la rappresentazione dello spazio urbano di Barcellona nel romanzo Nada di Carmen Laforet
Elisabetta Sarmati (Roma “La Sapienza”), Per una “poetica dello spazio”: la frontiera della ventana in Entre visillos di Carmen Martín Gaite
Anita Fabiani (Catania), L’inviolabile (?), frontiera: “docili” metafore per corpi di donne in movimento
SPANGLISH [AULA 411]
Marco Cipolloni (Modena e R.E.), T-shirting espanglish: politica linguistica da indossare e trascrizioni ludico-parodiche del contatto linguistico
Laura Sanfelici (Genova), La presencia hispanoamericana en la “ciudad de los vientos”. Inglés y español en contacto en Chicago
Silvia Betti (Modena e R.E.), Inglés y español en contacto en los Estados Unidos: Beerveza o el spanglish en la publicidad
TEATRO DEL SIGLO DE ORO - 3 [A ULA 412]
Ilaria Resta (Salento), Fronteras entre arte y vida. El poder de la palabra en el metateatro cervantino
Daniele Crivellari (Trento), A propósito de la segmentación de la comedia áurea: algunas observaciones sobre las fronteras entre lo métrico y lo espacial
Antonella Gallo (Verona), La jácara dramática nella seconda metà del Seicento: un ibrido generico sub specie ludi
11.15-12.30 Comunicazioni
POESIA TRA MEDIOEVO E RINASCIMENTO [A ULA 09]
Isabella Proia (Roma “La Sapienza”), Reminiscenze galeghe nella lingua poetica di fray Diego de Valencia de León
Maria D’Agostino (Napoli Suor Orsola Benincasa), Juan Fernández de Heredia. Un poeta di ‘frontiera’
TEATRO DEL NOVECENTO - 2 [A ULA 016]
Manuela Fox (Trento), La crónica dramática de asunto histórico en el teatro español del siglo XX
Elsa Rita dos Santos (Trento), Na fronteira entre ficção e historiografia: o tempo de mediação no teatro histórico
Maria Teresa De Pieri (Udine), Il limite valicato tra platea e scena: En attendant Godot di Samuel Beckett e Ñaque di José Sanchis Sinisterra
FRONTIERE CON ALTRE ARTI [AULA 409]
Elide Pittarello (Venezia), Con gli occhi di Lorca, Buñuel e Dalí
Loretta Frattale (Roma “Tor Vergata”), Il poeta sulla soglia. Rafael Alberti tra segno e disegno
Pietro Taravacci (Trento), El pensamiento crítico-poético en Elogio del calígrafo de José Ángel Valente, entre pictura y poesis
TRADUTTOLOGIA - 2 [AULA 411]
Alfonsina De Benedetto (Bari), Las fronteras de la editoría italiana en el Siglo XX y la traducción de títulos de literatura española
Matteo Lefèvre (Roma “Tor Vergata”), Dall’equivalenza linguistica all’equivalenza ideologica. La traduzione della poesía social nell’Italia degli anni ’60 (il caso Goytisolo)
Marta Galiñanes Gallén (Sassari), ¿Camilleri pasa la frontera? El ladrón de meriendas
281_A5_AISPI_interno.indd 15 20-10-2010 16:15:20P RAGMATICA [A ULA 412]
Iolanda Alfano - Renata Savy (Salerno), La interfaz entre pragmática y prosodia en las peticiones en lengua italiana y española
Claudia Lidia Collufio (Sevilla), El imperativo cortés: interacciones entre estudiantes Erasmus en España en aulas de ELE
Francisco Matte Bon (LUSPIO - Roma), ¿Dónde está la frontera entre lo que codifica la lengua, el mundo y lo que entendemos?
12.30-13.30 CONFERENZA PLENARIA
[Aula 412]
Presiede: Pietro Taravacci
Maria Caterina Ruta (Palermo), L’orizzonte di Cervantes
13.30 Chiusura del XXVI Congresso
Convegno sulla poesia portoghese contemporanea: critica e traduzione
FACOLTÀ DI LINGUE E LETTERATURE STRANIERE
SEZIONE DI IBERISTICA
CATTEDRA DI LETTERATURA PORTOGHESE
Torino 25 e 26 ottobre 2010
Quando traduzes
o amor, tu sabes
que é já outro o seu nome
Albano Martins
Convegno sulla poesia portoghese contemporanea:
critica e traduzione
A cura di Giancarlo Depretis, Orietta Abbati e António Fournier
SALA LAUREE
(Palazzo Badini Confalonieri, via Verdi 10, 2°piano)
25 ottobre
ore 10.00 Saluti delle autorità
Paolo Bertinetti, Preside della Facoltà di Lingue
Giancarlo Depretis, Coordinatore della Sezione di Iberistica
Orietta Abbati, Titolare della Cattedra di Lingue e Letteratura Portoghese
ore 11.00 Apertura dei lavori
Presiede: Prof. Giancarlo Depretis
Albano Martins (Universidade Fernando Pessoa): Traduzir, eis a questão (conferenza d’apertura)
Maria Grazia Russo (Università della Tuscia): David Mourão-Ferreira e as “Vozes da poesia europeia”
Fernando Pinto do Amaral (Universidade de Lisboa): A melancolia em alguns poetas portugueses contemporâneos
Presentazione del libro Scritto in rosso (Edizioni dell’Orso) a cura di Francesco Guazzelli e António Fournier. Partecipa l’autore, Albano Martins, introducono l’editore, Lorenzo Massobrio, e Giancarlo Depretis, co-direttore della collana “Biblioteca Mediterranea”
Pausa pranzo
ore 15.00
Presiede: Orietta Abbati
Teresa Rita Lopes (Universidade Nova de Lisboa): Como lidar com a sombra de Pessoa
Piero Ceccucci (Università di Firenze): «Viúvo de ti próprio»: Sophia in dialogo intertestuale con Pessoa
João Barrento (Universidade Nova de Lisboa): A «máquina metafórica»: poetas traduzem poetas (de Pessoa a Llansol)
Pausa caffé
Ana Luísa Amaral (Universidade do Porto): Movimentos de vozes: lugares de exílio
Matteo Rei (Università di Torino): Da Oaristos a Belkiss: alcuni stereotipi decadenti nella lirica fine-secolare di Eugénio de Castro
Presentazione in powerpoint del progetto della rivista Submarino (Scritturapura editore) a cura di António Fournier, Manuele Masini e Alessandro Granata Seixas
26 ottobre
ore 10.00
Presiede: Piero Ceccucci
Giancarlo Depretis (Università di Torino): Viagem na memória poética com José Saramago
Orietta Abbati (¬¬Università di Torino): Evocazione e ricordo di José Saramago attraverso la sua poesia
Marco Purita (Università di Torino): La poesia di José Saramago: le note dell’indignazione
Pausa caffè
Andrea Ragusa (Universidade Nova de Lisboa): António Ramos Rosa: um poeta-tradutor
Manuele Masini (Universidade Nova de Lisboa): «As Revoluções da Matéria»: tradução e trans-criação em Luiza Neto Jorge
Pausa pranzo
ore 15.00
Presiede: Maria Grazia Russo
António Fournier (Università di Torino): «Que me quereis perpétuas saudades»: una catena poetica aperta
Barbara Gori (Università di Firenze): L’amore e la sua negazione in Antero de Quental: la traduzione dei «Sonetos Completos»
Alessandro Granata Seixas (Università di Firenze): Il gioco della libertà del testo: tradurre Llansol
Pausa caffè
Presentazione del libro di Maria Gabriela Llansol, Il gioco della libertà dell’anima (Edizioni Pagine d’Arte). Presentano João Barrento e Maria Etelvina Santos, presidente e segretario della Associação de estudos llansolianos. Saranno presenti l’editore, Matteo Bianchi, e il traduttore, Alessandro Granata Seixas.
Presentazione in powerpoint di Espaço Llansol (Sintra), a cura di João Barrento
Proiezione del video-fotografico Lisbona, il cuore per vederla gli occhi per sentirla
Chiusura dei lavori
ore 21.00 Cena di chiusura.
PISA BOOK FESTIVAL 2010 - PORTOGALLO PAESE OSPITE 2010
RINASCIMENTO TOSCANO DEL LIBRO
22+23+24 ottobre Palazzo dei Congressi
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PORTOGALLO PAESE OSPITE 2010
Venerdì 22 ottobre
______________________
Ore 10.00 – Sala Leonardo. La libertà dello scrittore. Reading di valter hugo mãe.
Ore 11.30 – Sala Leonardo. Il Portogallo oggi. Conversazione e letture con Helder Macedo e Francisco José Viegas. Intervengono Patrizia Di Malta e Riccardo Iannello
Ore 15.00 – Sala Leonardo. A Oriente si parla portoghese. Conversazione con Renata Pisu, José Eduardo Agualusa, Maria Luisa Cusati e Valeria Tocco
Ore 16.30 – Sala Leonardo. Letterature sans frontières. La promozione del libro in Europa. Tavola rotonda coordinata da Umberto D’Angelo, Centro per il Libro e la Lettura. Interventi di Fabiola de Abreu Afonso (DGLB –Ministero della Cultura Portoghese) Leo Beeckman (Promotion des Lettres Wallonie) Michael Kleger (Lit
Prom-Frankfurt Buchmesse) Miroslava Vallovà (Centro di promozione della
Letteratura Slovacca) Paola Gilardi, (Fondazione Pro Helvetia) Julien Donadille (Ambasciata di Francia) e Simona Cives (Progetto Casa delle Traduzioni/Biblioteche di Roma) Ore 16.30 – Caffè letterario. Il momento delle dediche: gli scrittori Francisco José Viegas, José Eduardo Agualusa, Helder Macedo e valter hugo mãe incontrano il pubblico.
Ore 18.00 – Sala Leonardo. Benvenuto Portugal, País Convidado 2010.
Brindisi con S.E. Ambasciatore Fernando d’Oliveira Neves, Paulo Cunha e Silva,
Consigliere culturale dell’Ambasciata di Portogallo a Roma, Marco Filippeschi, Sindaco di Pisa, Andrea Pieroni, Presidente della Provincia, Cosimo Bracci Torsi, Presidente della Fondazione Caripisa, Umberto D’Angelo, Centro per il Libro e La Lettura, Cristina Scaletti, Regione Toscana, Antonietta Sanna, responsabile Progetto Paese Ospite d’Onore del Pisa Book Festival
Ore 19.00 – Sala Leonardo. Dalla Taverna all’Accademia, i due generi del fado portoghese. Concerto di Esmeralda Fersini ( fado di Lisbona) e Carlo Giacobbe
(fado di Coimbra) accompagnati dal Conjunto Romano con Felice Zaccheo alla
chitarra portoghese e Francopietropaoli alla chitarra classica
Sabato 23 ottobre
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Ore 10.00 – Sala Michelangelo. Imagens do feminino: leituras, conversas sobre poesia. Con Filipa Leal, Rosa Alice Branco e Caterina Nunes de Almeida. A cura
del Pen Club portoghese
Ore 15.00 – Sala Michelangelo. Daquém e dalém mar: le mille voci del Portogallo
a confronto. Partecipano Helder Macedo, valter hugo mãe, Francisco José Viegas
e José Eduardo Agualusa. Coordina Valeria Tocco
Ore 16.30 – Sala Leonardo Lo scrittore allo specchio. José Eduardo Agualusa incontra Giorgio De Marchis e Michael Kegler
Domenica 24 ottobre
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Ore 10.00 – Caffè Letterario. Date Omero all’era macchine: Eça de Queriós,
Machado de Assis e il ruolo dei classici nella società contemporanea. Conversazione con Davide Conrieri e Clara Rowland
Ore 18.00 – Caffè Letterario I templari portoghesi, e non solo. Più Storia e meno
storie. Conversazione con Arlindo Castanho e l’editore Vincenzo Valentini
terça-feira, 19 de outubro de 2010
UNIVERSITA' - Gelmini, l'ultimo annuncio "Chiuderemo alcuni atenei"
di CORRADO ZUNINO
http://www.repubblica.it/scuola/2010/10/19/news/gelmini_atenei-8243479/?ref=HREC1-9
ROMA - Impantanata in una riforma universitaria che non decolla, il ministro Maria Stella Gelmini arriva al punto: chiuderemo alcune università. Ieri, nel corso del programma Mediaset Mattino cinque, la responsabile dell'Istruzione ha detto: "Qualche università, purtroppo, è in una situazione di dissesto finanziario. La riforma prevede la fusione piuttosto che la federazione di atenei diversi come strumento per favorire una riprogrammazione dell'offerta formativa". Tradotto significa la chiusura di alcuni degli 88 atenei italiani: l'ultima "mission" confessata della riforma ferma alla Camera. "Troveremo i soldi per i ricercatori nel decreto Milleproroghe - dice ancora il ministro - nella peggiore delle ipotesi ritarderemo l'approvazione di due mesi".
La Sapienza, la più grande università d'Europa, chiuderà l'anno con un bilancio in rosso di 8 milioni: "Ho ridotto tutto quello che potevo ridurre - ha detto a Repubblica Tv il rettore Luigi Frati - se il ministro ritiene, mi commissari". Il presidente della Conferenza dei rettori, Enrico Decleva, ora ricorda: "La quantità di finanziamenti prevista nel decreto legge è minima rispetto alle esigenze per il 2011". Il rettore del Politecnico di Milano, Giulio Ballio, dettaglia: "Siamo di fronte a una riduzione del 15% del finanziamento statale all'università. Se questa politica viene mantenuta ci saranno atenei che dovranno portare i libri in tribunale e altri che dovranno ridurre pesantemente le loro attività, i servizi primari, il riscaldamento e il condizionamento delle aule".
(19 ottobre 2010)
sexta-feira, 15 de outubro de 2010
ORARIO LETTORATO DOTT.SSA VERDAGUER
http://easycourse.unile.it/EasyCourse/ORARIO/Facolta_di_Lingue_e_Letterature_Straniere.unisalento/76/Docenti/VerdaguerEugenia_verda.html
A partire dal 6 Novembre l'orario di ricevimento sarà: mercoledì dalle ore 11.00 alle ore 13.00 presso la Sala Lettori (Ex-Tabacchi)
quarta-feira, 13 de outubro de 2010
ORARIO LETTORATO DOTT.SSA MENDES
Il lettorato della Dott.ssa MENDES avrà inizio il 20 ottobre secondo l'orario pubblicato:
http://easycourse.unile.it/EasyCourse/ORARIO/Facolta_di_Lingue_e_Letterature_Straniere.unisalento/76/Docenti/MendesAngela_mende.html
terça-feira, 12 de outubro de 2010
Atenei in piazza contro la Riforma la rabbia di studenti e ricercatori
http://www.repubblica.it/scuola/2010/10/12/news/blocco_atenei-7973409/?ref=HREC1-5
Mentre la commissione di garanzia sugli scioperi chiede ai rettori (alcuni hanno risposto di no) la lista dei ricercatori che si sono dichiarati indisponibili all'insegnamento, la riforma universitaria approda giovedì prossimo alla Camera per l'approvazione finale. Annunciato sit-in davanti a Montecitorio
di SALVO INTRAVAIA
UNIVERSITA' in piazza contro la riforma Gelmini. Mentre la commissione di Garanzia sugli scioperi chiede ai rettori la lista dei ricercatori che si sono dichiarati indisponibili all'insegnamento e l'avvio delle lezioni viene rinviato quasi dappertutto, la riforma del sistema universitario italiano approda alla Camera per l'approvazione finale. Giovedì prossimo, finita la discussione in commissione, il testo passerà a Montecitorio. Per la stessa data i ricercatori della Rete29aprile e gli studenti dell'Unione degli universitari, della federazione degli studenti e della Run /Rete universitaria nazionale) hanno indetto un sit-in di protesta proprio davanti alla Camera dei deputati.
Intanto, il fronte dei ricercatori ribelli si allarga e supera il 50 per cento. Per questa ragione e per la prospettiva di essere costretti a rinviare l'avvio delle lezioni la commissione di garanzia sull'applicazione della legge sul diritto di sciopero, lo scorso 5 ottobre ha inviato una lettera ai rettori in cui si chiede di sapere se il rifiuto dei ricercatori di salire in cattedra sia successivo alla formale accettazione dell'incarico di insegnamento o se la manifestazione di indisponibilità sia preventivo. Ma non solo: la Commissione intende conoscere anche le eventuali forme di protesta dei prof di prima e seconda fascia. Ma alcuni rettori hanno già risposto picche.
L'approvazione della riforma potrebbe incendiare la protesta e mettere in crisi l'intera organizzazione dell'anno accademico. Secondo la Rete29aprile, che da alcune settimane conduce un monitoraggio, su oltre 19 mila ricercatori censiti, oltre 9 mila e 700 non intendono svolgere attività didattica. In 24 dei 50 atenei presi in considerazione dal monitoraggio l'astensione supera il 60 per cento. E' il caso di Milano, Cagliari, Messina, Pisa, Palermo, solo per citarne alcuni.
A Trieste, segnala uno studente della facoltà di Scienze fisiche, "il Senato accademico ha decretato la sospensione della didattica, che dura con qualche piccola interruzione da ormai due settimane e proseguirà per una terza, perché senza il contributo determinante dei ricercatori non è in grado di rispettare gli standard di qualità e quantità proposti nell'offerta didattica". E non sembrano risolutive per ritornare alla normalità le modifiche introdotte in commissione Cultura nei giorni scorsi. Ricercatori e prof criticano l'intero impianto della riforma.
Le critiche più pesanti al provvedimento del governo riguardano i tagli per 860 milioni di euro fino al 2015 al Ffo (il fondo di finanziamento ordinario), che garantisce l'autonomia degli atenei e gli attuali standard di qualità. Ma non solo. A parecchi addetti ai lavori, ricercatori e professori, non piace "la deriva aziendalistica e dirigistica delle università" che si avrebbe, se il provvedimento dovesse trasformarsi il legge, attraverso la costituzione di consigli di amministrazione con soggetti esterni e con i rettori che acquisiscono un potere enorme.
Prevedono un aumento delle tasse universitarie per gli studenti, considerano "non risolutivi" i nuovi meccanismi di reclutamento attraverso commissioni sorteggiate e giudicano negativa la "precarizzazione della ricerca e la delega al governo sulla riforma del diritto allo studio". Per non parlare della "rottamazione" degli attuali ricercatori universitari, paradossalmente penalizzati per essersi dedicati all'insegnamento negli ultimi 15 anni. Ma, soprattutto, temono che il nuovo assetto, per carenza di risorse economiche e di personale, impedisca agli atenei di assicurare gli standard di ricerca e di didattica finora assicurati.
(12 ottobre 2010)
quarta-feira, 6 de outubro de 2010
Il lungo elenco degli atenei a rischio - così i ricercatori bloccano le lezioni
(http://www.repubblica.it/scuola/2010/10/06/news/universit_caos-7770247/?ref=HREC1-10)
Da anni garantiscono la didattica anche se non è un loro compito. E ora, per protesta contro la Gelmini che li ha tagliati, mettono on line la lista delle università dove non andranno oltre le loro mansioni. Mentre è corsa contro il tempo per approvare la riforma
di SALVO INTRAVAIA
Avvio delle lezioni nel caos all'università. La protesta dei ricercatori contro la riforma Gelmini rischia di bloccare buona parte dell'offerta formativa per l'anno accademico 2010/2011. I ricercatori, che da anni si occupano anche della didattica impartendo anche più di un insegnamento, sono determinati e intendono incrociare le braccia. Il loro contratto non prevede infatti l'obbligo di insegnare e il loro rifiuto getterà nel panico presidi e rettori. Intanto, la politica sta cercando di chiudere al più presto la partita della riforma, magari con qualche aggiustamento che scongiuri il blocco delle attività didattiche da parte dei ricercatori.
Il Cnru (il Coordinamento nazionale dei ricercatori universitari) pochi giorni fa ha messo in linea una lettera aperta indirizzata a studenti e genitori, che spiega loro a cosa andranno incontro quest'anno. "I ricercatori universitari italiani stanno protestando contro il disegno di legge sull'università e la manovra finanziaria dell'onorevole Tremonti. Questa forma di protesta - avvertono - comporterà disagi anche per voi". L'elenco di università e facoltà in cui i ricercatori hanno deciso di ritirare la loro disponibilità all'insegnamento è lunghissima.
Da Torino a Palermo, nei mesi scorsi si sono svolte assemblee e manifestazioni che si sono concluse quasi sempre allo stesso modo: un documento in cui viene ritirata la disponibilità ad impartire lezioni da parte dei ricercatori. Al Politecnico di Bari sono 74 coloro che hanno dichiarato la loro "indisponibilità a coprire incarichi di insegnamento e di garanzia" per il prossimo anno accademico. Stesso discorso per i ricercatori di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali, della facoltà di Psicologia e della facoltà di Lingue e letterature straniere dell'università di Torino.
"A Palermo - scrivono i ricercatori di Medicina - molto probabilmente non potranno essere attivati gran parte dei corsi di laurea triennali a partire dal prossimo anno accademico". Stesso discorso per la facoltà di Lettere e Filosofia e Ingegneria gestionale: complessivamente nell'ateneo siciliano il 56% dei ricercatori. A Roma iniziative analoghe riguardano Tor Vergata e La Sapienza. Ma anche Siena, L'Aquila, Brescia, Camerino, Catania, Genova, Reggio Emilia, Napoli, Parma, Pavia, Trieste, Udine e Verona, solo per citare alcuni atenei. Ovviamente, la situazione è fluida: non tutti i ricercatori aderiranno alla protesta le braccia. Ma non è difficile immaginare che la presa di posizione dei ricercatori rischia di fare saltare tutto. Negli atenei italiani sono oltre 25 mila: 4 "docenti" su 10. E quasi tutti sono titolari di almeno un insegnamento.
Ma non basta: i 34 mila prof ordinari e associati sono coadiuvati da 20 mila docenti a contratto. Se, quindi, i 25 mila ricercatori dovessero decidere in blocco di astenersi dalle lezioni, l'intera macchina didattica si incepperebbe. "I ricercatori - scrivono quelli del Cnru - stanno protestando nell'unica maniera civile e legale a loro concessa, quindi, non insegneranno più". Ed elencano anche le conseguenze di questa decisione. "La riduzione dell'offerta formativa degli atenei: molti studenti andando nelle segreterie non troveranno più, probabilmente, i corsi che avrebbero voluto frequentare e dovranno cercarseli in altre università, ammesso che - spiegano - in altre università, senza i ricercatori, tali corsi possano essere attivati. Questa è la realtà".
Una prospettiva da incubo per le decine di migliaia di studenti che si accingono a varcare la soglia degli atenei italiani. Ma non solo. Secondo i ricercatori, "le tasse di iscrizione aumenteranno, i servizi per gli studenti si ridurranno, l'offerta formativa calerà drasticamente in quantità e qualità". E si tratta di esempi. A chi si rivolgeranno gli studenti per i dubbi sulla lezione? I ricercatori sono in generale più disponibili dei prof. Alla base della protesta i tagli imposti dal ministro dell'Economia, Giulio Tremonti, al sistema universitario pubblico, ma anche per la riforma Gelmini che, per dirla con parole loro, "rottama" i ricercatori attuali. Che fine faranno, si chiedono, nell'università riformata?
Intanto, l'approvazione della riforma va per le lunghe. Pochi giorni fa, su richiesta del capogruppo alla camera del Pd, Dario Franceschini, la discussione del disegno di legge approvato al Senato è stata calendarizzata per il 14 ottobre prossimo. Ma, fa notare il presidente della Crui (la Conferenza dei rettori italiani) Enrico Decleva, a metà ottobre incombe la sessione di bilancio e tutto potrebbe slittare al 2011. E se a marzo si andasse alle elezioni anticipate, la riforma naufragherebbe. Ma potrebbe essere Gianfranco Fini a togliere le castagne dal fuoco al governo. Fini ha proposto di fare votare la camera anche venerdì 15 e sabato 16 ottobre, per approvare in tutta fretta la riforma già passata al Senato. In questo caso, però, non potrebbero introdursi le modifiche che i ricercatori sperano di ottenere.
Ricevimento Dott.ssa Verdaguer
Il lettorato della Dott.ssa Verdaguer avrà inizio il 03 Novembre in orario ancora da stabilire.
Ricevimento Prof. De Rosa - martedì 12 ottobre
terça-feira, 28 de setembro de 2010
Sondaggio sull'utilità dei ricercatori in Italia - RAI 3
Clicca sul titolo per aprire il link
domingo, 26 de setembro de 2010
Le Iene e i tagli all'università
clicca sul titolo per vedere il video
sexta-feira, 24 de setembro de 2010
Resultados Exames Escritos de Português II e III
10022842 (A/B superati)
10052256 (A superato)
10058569 (A superato)
10060249 (A/B superati)
A1/24898 (A/B superati)
PORTUGUÊS III (A = tradução/composição B = gramática) (Prof.ssa De Abreu)
10044939 (A/B superati)
10014778 (A/B non superati)
10052025 (A/B superati)
10016032 (A superato / B non superato)
10026613 (A/B superati)
10072138 (B superato)
10006075 (B superato)
quinta-feira, 23 de setembro de 2010
AVVISO - ESAMI SCRITTI
Risultati Esami Scritti - Prof. De Rosa
10003262 non superato
10030160 non superato
10031728 non superato
10033073 non superato
10036163 superato
10038824 non superato
10041264 non superato
10041657 superato
10043499 non superato
10060201 non superato
10069141 superato
10072623 non superato
SPECIALISTICA II (Prof. De Rosa)
10068894 superato
10074118 superato
I ministri Gelmini e Tremonti e la protesta dei ricercatori
La Rete29Aprile dei ricercatori universitari considera profondamente
inadeguate le affermazioni del ministro Gelmini rese oggi durante la
conferenza stampa congiunta con il ministro Giulio Tremonti. Il ministro
si è espresso in termini indeterminati e vaghi su questioni centrali,
quali la ricerca e l’alta formazione. Ma ciò che colpisce maggiormente
sono le inesattezze evidenti nella parte del suo discorso dedicata alla
protesta dei ricercatori, peraltro sempre evitando un confronto diretto
nonostante l’esplicito invito a farlo rivoltole dal Capo dello Stato ai
primi di agosto.
Per anni i ricercatori universitari hanno, con senso di responsabilità,
tenuto corsi con dedizione e passione come fossero professori, quasi
sempre a titolo gratuito, sottraendo tempo e risorse alla ricerca che
(come dice il loro nome) è il loro compito primario. Quest’anno, come
tutti gli altri anni, i ricercatori universitari lavoreranno a tempo
pieno facendo con immutato senso di responsabilità la ricerca e la
didattica che compete loro: tutoraggi, assistenza agli studenti,
seminari, senza incarichi aggiuntivi di volontariato.
L’indisponibilità a tenere corsi non è pigrizia, ma un segno di protesta
contro il DdL in discussione oggi alla Camera. Sono più di 10.000 i
ricercatori che in 35 atenei si sono uniti alla più grande protesta dei
ricercatori italiani mai verificatasi. Una protesta che vuole non solo
difendere l’università pubblica, ma renderla migliore cominciando da
un’autentica semplificazione nei ruoli e nelle funzioni docenti con
l’introduzione del ruolo unico dei professori universitari: l’unico
strumento per eliminare i poteri baronali, che l’On. Gelmini ha più
volte ricordato essere il primo ostacolo alla sua riforma, e che invece
il DdL in discussione in Parlamento rende più forti che mai,
concentrando in essi il controllo dei concorsi e del sistema di governo
degli Atenei.
Nella grande assemblea nazionale dei ricercatori universitari della Rete
29 Aprile (www.rete29aprile.it) tenutasi lo scorso 17 settembre a Roma,
sono stati ribaditi i punti critici della politica universitaria di
questo governo, e non solo per quanto riguarda lo stato giuridico dei
ricercatori. Infatti la politica del Governo, oltre a mettere gli
attuali ricercatori strutturati su un binario morto, senza
riconoscimento del lavoro svolto e senza reali prospettive di avanzamenti:
- mette sul lastrico decine di migliaia di ricercatori precari con anni
di lavoro alle spalle;
- prospetta per i futuri aspiranti ricercatori un percorso che non ha
eguali nel mondo: dieci anni e più di precariato, senza alcuna garanzia
che il merito sarà premiato: una falsa tenure track il cui esito è
legato molto più a criteri di cassa che scientifici;
- mortifica il diritto allo studio, per il quale non sono previste né
risorse dedicate (dopo i pesanti tagli) né le necessarie politiche di
welfare per porre tutti, capaci, meritevoli e meno abbienti, in
identiche condizioni di partenza garantendo davvero il diritto
all’istruzione;
- pone la gestione degli atenei pubblici nelle mani di personalità
esterne all’università, designate senza il necessario controllo da parte
delle varie componenti universitarie, ignorando evidentemente che gli
atenei italiani che hanno già sperimentato una gestione interamente
‘esterna’ oggi presentano gli stessi problemi e le stesse tare degli
altri. Un settore strategico come quello dell’alta formazione non può
essere gestito al risparmio, né con criteri aziendalistici: sarebbe come
voler economizzare sul medico quando si è malati. La logica della
cultura da trattare come un prodotto da piazzare sul mercato per i pochi
che possono permetterselo va respinta decisamente.
Del problema finanziario l’On Gelmini preferisce non parlare, lasciando
la parola al suo collega Tremonti, ignorando il fatto che la politica
italiana tradisce apertamente la “Strategia di Lisbona”, patto
sottoscritto e poi ignorato dall’Italia per il rilancio di università e
ricerca in Europa. Le parole dei due Ministri tacciono infatti che i due
motori del futuro dell’Italia, a causa delle scelte politiche di questo
governo, sono finanziati in maniera irrisoria rispetto agli altri paesi
europei e dell’OCSE, con finanziamenti che saranno presto meno della
metà di quanto è investito altrove.
I ricercatori respingono al mittente, con decisione, l’accusa di essere
la causa dei disagi e della negazione del diritto allo studio. I
ricercatori universitari faranno appieno il loro lavoro istituzionale,
mentre il DdL e i tagli ai finanziamenti e al personale che si sono
abbattuti sull’università, con pervicace rifiuto al confronto, a partire
dal giugno 2008 (DL 112, poi legge 133/08) sono la vera causa di disagio
e negano il futuro delle Istituzioni di formazione e ricerca pubbliche,
a favore di strutture private.
Tutti i principali paesi industrializzati, e soprattutto quelli
dell’Unione europea, hanno dedicato cospicue risorse alla ricerca e
all’istruzione in questa fase di crisi economica. Università
e scuola sono stati in moltissimi casi gli unici settori esonerati dai
tagli, e spesso sono aumentati i finanziamenti in maniera impensabile
qui da noi (ma non in Francia e in Germania): solo in Italia si
mortificano irresponsabilmente l’Università, la ricerca, la scuola e la
cultura in generale, e insieme alle istituzioni vengono colpiti tutti
coloro che con passione vi dedicano la loro vita lavorativa per il bene
comune. In una prospettiva finanziaria di sei anni (2008-2013) il
governo è riuscito a programmare tagli per più di dieci miliardi di euro
a scuola e università: si tratta esattamente dell’equivalente, a prezzi
correnti, di quanto gli Stati Uniti concessero all’Italia con il Piano
Marshall dal 1948 al 1953. Eppure, a fronte delle sempre più estese
proteste, nella conferenza stampa non abbiamo sentito niente di
concreto: nessuna cifra, nessuna scadenza precisa, nessun impegno
concreto e neppure nessuna promessa: soltanto parole e rimbrotti.
I Ricercatori della Rete29Aprile, stigmatizzano poi l’inaccettabile
ricatto di fronte al quale i Ministri Gelmini e Tremonti mettono
l’Università: accettate la riforma così com’è e dopo, nei tempi, nei
modi e nelle quantità che decideremo, vi daremo nuovi fondi.
L’Università non può essere trattata in maniera così umiliante da chi
attua una politica che confonde merito e profitto, ricerca e mercato,
valutazione e rendita economica.
L’Università che forma i nostri giovani, i nostri figli per essere gli
imprenditori, i politici, i formatori e gli scienziati di domani ha il
diritto di essere considerata un valido interlocutore a pieno titolo.
In quest’ottica, l’invito a continuare a fare volontariato per
consentire al DdL Gelmini e ai tagli di demolire in tutta tranquillità e
senza turbamenti l’università pubblica italiana è una richiesta
totalmente irricevibile: acconsentire a essa sarebbe un vero e proprio
tradimento del patto tacito che i ricercatori hanno stretto non tanto
con le rispettive università dove operano, ma con la loro professione.
I Ricercatori, come dichiarato congiuntamente nell’assemblea nazionale
del 17 settembre scorso a Roma, insieme alle altre componenti
dell’Università, agli enti di ricerca pubblica, a studenti, a precari
della ricerca, non smetteranno la propria mobilitazione fintanto che
l’iter del disegno di legge non verrà fermato per aprire un vero tavolo
di confronto e dialogo sulle pur necessarie riforme, al fine di
garantire a tutti, e in particolare ai giovani di oggi e di domani, il
diritto al proprio futuro.
R29A www.rete29aprile.it
Proposte della Rete29Aprile per l’Università:
http://www.rete29aprile.it/
Documento del Coordinamento della Rete 29 Aprile del 10 settembre 2010:
http://www.rete29aprile.it/
Punti di intesa dell’Assemblea nazionale convocata dalla Rete29Aprile il
17 settembre a Roma e aperta alla partecipazione, che si è rivelata
ampia, di altri soggetti dell’Università (studenti, ricercatori precari
e non, professori) e degli Enti di ricerca pubblica:
http://www.rete29aprile.it/
--
terça-feira, 21 de setembro de 2010
Il Traduttore Visibile - La Traduzione a stringhe e strisce
Ricevimento Prof. De Rosa
segunda-feira, 20 de setembro de 2010
Prenotazione per l’esame di Cultura e Letteratura Brasiliana
Si comunica agli studenti che le uniche prenotazioni valide per l’esame di Cultura e Letteratura Brasiliana sono quelle effettuate in segreteria presso il Sig. Galati, non saranno considerate valide quelle on-line.
Tale annuncio vale per tutti gli insegnamenti di portoghese (Lingua, Letteratura e Cultura)
domingo, 12 de setembro de 2010
AVVISO - ESAMI SCRITTI
Portoghese I: 23 settembre ore 9.30 aula BP2
Portoghese II: 23 settembre ore 9.oo aula BP2 --> Traduzione e Composizione
24 settembre ore 9.00 aula BP2 --> Grammatica
Portoghese III: 23 settembre ore 9.oo aula BP2 --> Traduzione e Composizione
24 settembre ore 9.00 aula BP2 --> Grammatica
Le iscrizioni agli esami scritti vanno fatto esclusivamente presso la Segreteria del Buon Pastore, con il Sig. Galati, entro e non oltre le ore 12.00 del 17 settembre. Non saranno accettate iscrizioni pervenute oltre tale scadenza.
quarta-feira, 8 de setembro de 2010
AVVISO - PRENOTAZIONI ESAMI
segunda-feira, 6 de setembro de 2010
La fine dell'Università pubblica ?! di GIANFRANCO VIESTI da sito Gazzetta del Mezzogiorno del 5.9.2010
In primo luogo, la straordinaria riduzione del fondo di finanziamento ordinario nazionale, che rappresenta la quota più importante delle entrate degli atenei. Il taglio, deciso prima dello scoppio della crisi economica, porta l’ammontare del fondo da 7,2 miliardi del 2010 a meno di 6 del 2011 (circa lo stesso sarà nel 2012). Si consideri che solo il personale costa alle università italiane 6,5 miliardi.
Questo comporterà in molti casi, e non solo al Sud, l’impossibilità di far fronte alle spese correnti: le università “staccheranno la corrente”. Nei casi migliori, comporterà comunque il blocco totale del turn-over, una riduzione dei docenti, un peggioramento della didattica e una drastica contrazione dei servizi agli studenti. Questo definanziamento potrebbe essere aggravato per molti atenei, se anche nel 2010 si procederà con i criteri cosiddetti di “premialità” per ripartire parte dei tagli fra gli atenei (siamo a settembre,ma ancora non si sa). I criteri definiti l’estate scorsa, e validi per il 2009 sono risibili: le regole sono state costruite dopo aver ben studiato i numeri, in modo tale da premiare non chi “si comporta meglio”, ma le sedi più piccole del Nord con più facoltà scientifiche.
Le risorse statali per le borse di studio sono state ridotte dai 246 milioni del 2009 ai 99 del 2010 e scenderanno a 76 nel 2011. Già in passato il 40% degli studenti meritevoli di borsa nel Mezzogiorno non riuscivano ad ottenerla per carenza di fondi; l’80%, pur meritevoli, non riuscivano ad avere un alloggio. Quote che non potranno che crescere. E si consideri che tra il 2001 e il 2007 le tasse universitarie in Italia sono cresciute del 53%. La recente manovra ha operato poi un forte taglio degli stipendi ai docenti, bloccando le anzianità (senza restituzione); per come è stato costruito, penalizza moltissimo i ricercatori più giovani, già con retribuzioni basse. Infine, il disegno di legge in discussione in Parlamento – che ben poco potrà fare per l’Università nel quadro che è stato ricordato – crea incertezze notevoli tanto per i sistemi di governo degli atenei quanto per il futuro professionale degli attuali ricercatori.
Il sistema universitario italiano ha molti problemi. Come recita il titolo di un bel libro recente, l’università italiana è “malata e denigrata”. E’ senz’altro necessario razionalizzare il suo funzionamento, introdurre molto di più merito e valutazione, combattere le sue derive peggiori, nepotismi, particolarismi. Molto sta già cambiando, anche da noi; la “federazione” fra le università di Puglia, Basilicata e Molise, annunciata l’altro ieri, è un’ottima iniziativa. Ma l’insieme delle misure del governo, più che riformarlo, sembra decretarne la fine: ispirato da un’idea di sistema universitario pubblico molto più piccolo, con molto più spazio per il privato; diviso fra atenei di serie A (al Nord), con più risorse, didattica e ricerca e atenei di serie B (al Sud) che cercano di sopravvivere. In tutto il mondo l’università è uno dei motori più importanti dello sviluppo economico; crea la materia prima della crescita: giovani preparati. Negli ultimi anni, particolarmente al Sud, sono stati fatti straordinari passi in avanti. Il numero di laureati è cresciuto moltissimo. Ormai al Sud, e in Italia, rispetto alla popolazione giovanile, è nella media europea. La più grande differenza fra il Mezzogiorno di oggi e quello del passato sta proprio in questo: nella diversa scolarità dei giovani. Questa è la grande chance per il suo futuro. Da sola non è una condizione sufficiente per lo sviluppo dell’economia. Ma è necessaria.
Questo processo è a rischio. Molte università italiane potrebbero chiudere fra pochi mesi. Se ci sarà un’elemosina dell’ultimora da parte del Governo magari non chiuderanno, ma sopravviveranno senza servizi, borse e alloggi per gli studenti, ma con una didattica fortemente ridotta, senza ricerca. Questo accrescerà ancora i flussi di studenti verso le università più ricche; riducendo le iscrizioni, renderà ancora più difficile la vita per quelle più povere.
In questi giorni, le autorità accademiche sono alle prese con scelte non semplici e responsabilità gravi: è possibile, in questa situazione, avviare regolarmente l’anno accademico? Probabilmente no. Ma allora che succede? Ma non è un problema solo degli universitari. Dovrebbe essere al primo posto dell’agenda della politica nazionale.
domingo, 29 de agosto de 2010
AVVISO RICEVIMENTO DOTT.SSA VERDAGUER
sexta-feira, 30 de julho de 2010
Comunicato agli Studenti
terça-feira, 27 de julho de 2010
Congresso Internacional - Braga - Portugal
O Congresso realiza-se na Faculdade de Filosofia da Universidade Católica Portuguesa, em Braga.
O Congresso pretende explorar as dimensões socioculturais, conceptuais e estruturais da variação e da mudança em línguas pluricêntricas, com especial destaque para as relações entre variedades nacionais. Procura reunir o paradigma da Linguística Cognitiva, a tradição da Sociolinguística e outras abordagens baseadas no uso e cognitiva e socialmente orientadas da variação e da mudança linguísticas.
Conferencistas Convidados
Peter AUER (Universidade de Freiburg, Alemanha)
Enrique BERNÁRDEZ (Universidade Complutense de Madrid, Espanha)
Spanish: A centreless multicentred language?
Ataliba Teixeira de CASTILHO (University of São Paulo, Brazil)
Some representations of motion in EP and BP standards
Dirk GEERAERTS (Universidade Católica de Lovaina, Bélgica)
Sociolectometry and pluricentrism
Gitte KRISTIANSEN (Universidade Complutense de Madrid, Espanha)
(theoretical/methodological issues)
Georges LÜDI (Universidade de Basel, Suiça)
Can French be called a pluricentric language?
Edgar W. SCHNEIDER (Universidade de Regensburg, Alemanha)
The pluricentricity of English: Centrifugal versus centripetal forces
Video-clip
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