VII Festival Cinematografico della Migrazione e del Gusto
www.cimameriche.it
Manifestazione legata al territorio ligure, alle sue storie di migrazione e tradizioni sociali, culturali, artistiche ed eno-gastronomiche
Riviera di Levante 30 novembre - 8 dicembre 2010
CIMAMERICHE aprirà la sua programmazione martedì 30 novembre e proseguirà sino all’8 dicembre 2010.
Cinema, terre e gusto, un ulteriore confronto tra le molteplici sfaccettature per trasmettere messaggi, utilizzando film ed eventi di qualità. Nove giorni di programmazione nei comuni di Chiavari, Lavagna, Sestri Levante e Genova.
Quest'anno al CIMAMERICHE FILM FESTIVAL saranno proiettati i cortometraggi presentati nel Cineforum Kynema em Português con i sottotitoli degli studenti di portoghese della specialistica.
I corti saranno proiettati il giorno 6 dicembre (nella foto il programma della giornate)
I sottotitolatori sono invitati a partecipare.
Blog delle cattedre di Lingua e Traduzione Portoghese e Brasiliana e di Letteratura Portoghese e Brasiliana
domingo, 28 de novembro de 2010
quinta-feira, 25 de novembro de 2010
Ultime News su Protesta versus ddl Gelmini
Assalto degli studenti al Senato. Gelmini: "Difendono i baroni"
http://212.162.68.20/it/news.php?newsid=147682
Esplode la protesta sulla Riforma dell'Università
http://www.rai.tv/dl/RaiTV/programmi/media/ContentItem-e5841013-dce2-47e5-8cbe-77f7bf84ff8f.html
Universita': proteste in Toscana, a Pisa bloccato aeroporto
A Siena occupata la stazione, a Firenze catena umana a rettorato
http://www.ansa.it/web/notizie/regioni/toscana/2010/11/24/visualizza_new.html_1677362731.html
Università, studenti contro riforma: la protesta dilaga
La protesta di studenti e ricercatori contro la riforma Gelmini dilaga oramai in tutta Italia: come un fiume in piena, cortei di manifestanti hanno assediato strade e sedi accademiche in numerose città.
http://www.ilquotidianoitaliano.it/notizie/2010/11/news/riforma-universita-proteste-in-tutta-italia-contro-il-ddl-gelmini-38746.html
Padova. La protesta anti-Gelmini: i ricercatori alla Specola, sul tetto della torre di Galileo
Nella leggenda popolare è la torre da cui Galileo osservò il cielo con il prototipo del suo cannocchiale. In realtà l'osservatorio astronomico venne creato dopo la morte del grande scienziato. Ma la Specola è diventato il simbolo della protesta dei ricercatori padovani. Stamattina sono saliti sul punto più alto della torre e hanno srotolato giù gli striscioni anti-Gelmini.
http://mattinopadova.gelocal.it/multimedia/2010/11/24/fotogalleria/padova-la-protesta-anti-gelmini-i-ricercatori-alla-specola-sul-tetto-della-torre-di-galileo-27126073/1
La protesta sale
Ricercatori e studenti sul tetto della mensa
I manifestanti hanno annunciato che la protesta terminerà probabilmente nelle prossime ore e che domani parteciperanno ad un presidio davanti a Montecitorio, a Roma
http://www.lanazione.it/umbria/cronaca/2010/11/24/419509-protesta_sale.shtml
Ricercatori su tetti per protesta, De Sessa attacca la riforma Gelmini
http://www.politicaoggi.it/2010/11/ricercatori-su-tetti-per-protesta-de-sessa-attacca-la-riforma-gelmini/
http://www.ilgiornaledipachino.com/ricercatori-su-tetti-per-protesta-de-sessa-attacca-la-riforma-gelmini/60725
La protesta anti-Gelmini: una giornata con i ricercatori a Roma (di Paolo Guiotto) VIDEO
http://mmedia.kataweb.it/video/27128502/la-protesta-anti-gelmini-una-giornata-con-i-ricercatori-a-roma-(di-paolo-guiotto)
Riforma Gelmini/ Dottorini (Idv): "Pieno sostegno alla protesta dei ricercatori precari"
http://www.umbrialeft.it/node/48568
Bloccati dalle forze dell´ordine, i ragazzi hanno lanciato uova contro le vetrate dell´ingresso secondario di Palazzo Madama. Manifestazioni di protesta in tutta Italia. Cortei a Sassari e proteste ad Alghero
Atenei, ricercatori sui tetti
Alghero: Asilo Sella occupato
http://notizie.alguer.it/n?id=36747
Bersani Sul Tetto Insieme Ai Ricercatori In Protesta
Mercoledì, 24 Novembre 2010: RaiNews24 - Le ultime notizie
http://www.intopic.it/notizia/2394468/
CAMERA: ZAZZERA (IDV), IDV UNICA A VOTARE CONTRO LA SOSPENSIONE DEI LAVORI PARLAMENTARI DURANTE L’ESAME DEL DDL UNIVERSITÀ
http://www.agenparl.it/articoli/news/news/20101124-camera-zazzera-idv-idv-unica-a-votare-contro-la-sospensione-dei-lavori-parlamentari-durante-l-esame-del-ddl-universita
La maggioranza ancora ko alla Camera Berlusconi: «Fini faccia passo indietro» – Corriere della Sera
La maggioranza ancora ko alla Camera Berlusconi: «Fini faccia passo indietro» – Corriere della Sera.
http://www.nuovaresistenza.org/2010/11/24/la-maggioranza-ancora-ko-alla-camera-berlusconi-%C2%ABfini-faccia-passo-indietro%C2%BB-corriere-della-sera/
http://212.162.68.20/it/news.php?newsid=147682
Esplode la protesta sulla Riforma dell'Università
http://www.rai.tv/dl/RaiTV/programmi/media/ContentItem-e5841013-dce2-47e5-8cbe-77f7bf84ff8f.html
Universita': proteste in Toscana, a Pisa bloccato aeroporto
A Siena occupata la stazione, a Firenze catena umana a rettorato
http://www.ansa.it/web/notizie/regioni/toscana/2010/11/24/visualizza_new.html_1677362731.html
Università, studenti contro riforma: la protesta dilaga
La protesta di studenti e ricercatori contro la riforma Gelmini dilaga oramai in tutta Italia: come un fiume in piena, cortei di manifestanti hanno assediato strade e sedi accademiche in numerose città.
http://www.ilquotidianoitaliano.it/notizie/2010/11/news/riforma-universita-proteste-in-tutta-italia-contro-il-ddl-gelmini-38746.html
Padova. La protesta anti-Gelmini: i ricercatori alla Specola, sul tetto della torre di Galileo
Nella leggenda popolare è la torre da cui Galileo osservò il cielo con il prototipo del suo cannocchiale. In realtà l'osservatorio astronomico venne creato dopo la morte del grande scienziato. Ma la Specola è diventato il simbolo della protesta dei ricercatori padovani. Stamattina sono saliti sul punto più alto della torre e hanno srotolato giù gli striscioni anti-Gelmini.
http://mattinopadova.gelocal.it/multimedia/2010/11/24/fotogalleria/padova-la-protesta-anti-gelmini-i-ricercatori-alla-specola-sul-tetto-della-torre-di-galileo-27126073/1
La protesta sale
Ricercatori e studenti sul tetto della mensa
I manifestanti hanno annunciato che la protesta terminerà probabilmente nelle prossime ore e che domani parteciperanno ad un presidio davanti a Montecitorio, a Roma
http://www.lanazione.it/umbria/cronaca/2010/11/24/419509-protesta_sale.shtml
Ricercatori su tetti per protesta, De Sessa attacca la riforma Gelmini
http://www.politicaoggi.it/2010/11/ricercatori-su-tetti-per-protesta-de-sessa-attacca-la-riforma-gelmini/
http://www.ilgiornaledipachino.com/ricercatori-su-tetti-per-protesta-de-sessa-attacca-la-riforma-gelmini/60725
La protesta anti-Gelmini: una giornata con i ricercatori a Roma (di Paolo Guiotto) VIDEO
http://mmedia.kataweb.it/video/27128502/la-protesta-anti-gelmini-una-giornata-con-i-ricercatori-a-roma-(di-paolo-guiotto)
Riforma Gelmini/ Dottorini (Idv): "Pieno sostegno alla protesta dei ricercatori precari"
http://www.umbrialeft.it/node/48568
Bloccati dalle forze dell´ordine, i ragazzi hanno lanciato uova contro le vetrate dell´ingresso secondario di Palazzo Madama. Manifestazioni di protesta in tutta Italia. Cortei a Sassari e proteste ad Alghero
Atenei, ricercatori sui tetti
Alghero: Asilo Sella occupato
http://notizie.alguer.it/n?id=36747
Bersani Sul Tetto Insieme Ai Ricercatori In Protesta
Mercoledì, 24 Novembre 2010: RaiNews24 - Le ultime notizie
http://www.intopic.it/notizia/2394468/
CAMERA: ZAZZERA (IDV), IDV UNICA A VOTARE CONTRO LA SOSPENSIONE DEI LAVORI PARLAMENTARI DURANTE L’ESAME DEL DDL UNIVERSITÀ
http://www.agenparl.it/articoli/news/news/20101124-camera-zazzera-idv-idv-unica-a-votare-contro-la-sospensione-dei-lavori-parlamentari-durante-l-esame-del-ddl-universita
La maggioranza ancora ko alla Camera Berlusconi: «Fini faccia passo indietro» – Corriere della Sera
La maggioranza ancora ko alla Camera Berlusconi: «Fini faccia passo indietro» – Corriere della Sera.
http://www.nuovaresistenza.org/2010/11/24/la-maggioranza-ancora-ko-alla-camera-berlusconi-%C2%ABfini-faccia-passo-indietro%C2%BB-corriere-della-sera/
domingo, 21 de novembro de 2010
Escritor Moacir C. Lopes morre aos 83 anos no Rio de Janeiro
Autor de A Ostra e o Vento morreu em casa, em decorrência de um câncer.
Moacir completou 50 anos de carreira e escreveu mais de 20 obras.
O escritor Moacir C. Lopes morreu, na madrugada deste domingo (21), no Rio de Janeiro. Aos 83 anos, Moacir morreu em casa, vítima de um câncer. O velório do corpo do escritor acontece desde o início da tarde deste domingo, na capela 4 do Cemitério São João Batista, em Botafogo, na Zona Sul. O enterro será às 17h no mesmo local.
Em 2010, Moacir comemorou 50 anos de literatura. Ele escreveu mais de 20 livros, como a biografia do imperador romano Calígula e o romance a Ostra e o Vento, adaptado para o cinema por Walter Lima Junior.
sexta-feira, 19 de novembro de 2010
America Latina. Il bicentenario dell’Indipendenza
CONVEGNO DI STUDI
Università degli Studi di Salerno
29 e 30 novembre 2010
lunedí 29 novembre
Università degli Studi di Salerno
Dipartimento di Teoria e Storia delle Istituzioni
Biblioteca A. Placanica
"La lingua, le lettere, la cultura"
Ore 10,00
Saluti
LUIGI ROSSI
Preside della Facoltà di Scienze Politiche
FRANCISCO GOMEZ ORTIZ
Rector en Universidad Católica de Colombia – Bogotá
Sessione mattutina, ore 10,30
Presiede ANTONIO SCOCOZZA
Università degli Studi di Salerno
ANTONELLA CANCELLIER
Università degli Studi di Padova
Gli italiani nella costruzione di una identità nazionale. Tango e lunfardo
FRANCISCO GOMEZ ORTIZ
Universidad Católica de Colombia – Bogotá
I rapporti tra la Santa Sede e la Repubblica della Colombia nel 1830
ANTONELLA DE LAURENTIIS
Università del Salento
Alcune riflessioni sull’indipendentismo linguistico e sulla visione panispanica della lingua
GIUSEPPINA BUONO
Università degli Studi di Napoli “l’Orientale”
Indipendenza e poesia: Rememorando la batalla de Carabobo di Vicente Gerbasi
Pausa
Sessione pomeridiana, ore 15,30
Presiede ANTONELLA CANCELLIER
Università degli Studi di Padova
GIAN LUIGI DE ROSA
Università del Salento
Independência ou morte:
dalle rivolte nativiste nel Brasile del XVIII secolo
al grido di Ipiranga
ROBERTA GIORDANO
Università degli Studi di Salerno
La scrittura della "decolonizzazione": José María Arguedas
MARIA ROSARIA COLUCCIELLO
Università degli Studi di Salerno
Indipendenza come Liberazione
----------
martedì 30 novembre
Università degli Studi di Salerno
Facoltà di Scienze Politiche, Aula dei Consigli
"La storia, la società, l’economia"
Sessione mattutina, ore 10,00
Presiede GIUSEPPE CACCIATORE
Università degli Studi di Napoli Federico II
AURELIO MUSI
Università degli Studi di Salerno
La rottura del vincolo coloniale
LUIGI ROSSI
Università degli Studi di Salerno
L’America Latina negli orientamenti della politica estera statunitense
VITTORIO CAPPELLI
Università della Calabria
Rotte migratorie, sviluppo urbano e percorsi artistico-culturali tra Italia e America latina. Alcuni profili biografici
OMERO CIAI
Latinoamericanista de “La Repubblica”
Sistemi politici e sviluppo economico nell’America Latina del dopo Guerra fredda
Pausa
Sessione pomeridiana, ore 15,30
Presiede LUIGI ROSSI
Università degli Studi di Salerno
CARMINE PINTO
Università degli Studi di Salerno
Un paese di piombo. Violenza e politica in Colombia 1989-2009
GIUSEPPE PALMISCIANO
Università degli Studi di Salerno
Le fonti vaticane per lo studio dell’indipendenza latinoamericana
GRAZIANO PALAMARA
Università degli Studi di Salerno
Il Risorgimento e l’indipendenza latinoamericana. La percezione delle lotte d’oltreoceano sulla penisola italiana
LUCA CASTAGNA
Università degli Studi di Salerno
“Buon vicinato” e nazismo. La strategia rooseveltiana tra America Latina ed Europa alla vigilia della seconda guerra mondiale
terça-feira, 16 de novembro de 2010
Università, cancellati i tagli ma solo per gli atenei privati
Dopo le proteste di alcuni rettori, nel maxiemendamento al ddl stabilità tornano i fondi che erano stati cancellati negli ultimi tre anni. Il governo dice che il provvedimento riguarda anche le statali, ma l'opposizione attacca: "E' un trucco contabile"
di SALVO INTRAVAIA
http://www.repubblica.it/scuola/2010/11/16/news/fondi_per_le_universit_private-9163392/?ref=HREC1-6
MENTRE l'università pubblica si arrabatta tra tagli, scioperi, riforme "epocali" e "giochi delle tre carte", a quella privata il governo cancella i tagli degli ultimi tre anni. Nell'ultima versione del maxiemendamento alla legge di stabilità (ex Finanziaria) approvato dalla commissione Bilancio della Camera spunta anche un finanziamento di 25 milioni per "le università non statali legalmente riconosciute". E' bastato che alzasse la voce uno dei rettori "privati" più potenti d'Italia per fare capire al governo che non era cosa di insistere sulla strada del rigore anche per gli atenei non statali.
Di fronte ad un taglio che dal 2007 ad oggi aveva decurtato le somme destinate agli atenei privati del 45 per cento, il rettore dell'università Cattolica del Sacro cuore di Milano, Lorenzo Ornaghi, è venuto allo scoperto. "Gli effetti perversi dei provvedimenti dei governi dal 2007 a oggi - dichiarava pochi giorni prima della marcia indietro dell'esecutivo - stanno colpendo in maniera irragionevolmente dura, con diversi 'tagli tecnici lineari', le università non statali più di quelle statali, e fra tutte le non statali la nostra più delle altre".
"Dopo che - chiosava Ornaghi - ci sono stati tolti 12 milioni di euro (dai 55 del 2007 siamo passati ai 42,9 del 2009), dal prossimo anno ci vedremo privati di ulteriori 13 milioni di euro, così attestandosi il finanziamento statale a quasi la metà di quello che era nel 2007 (da 55 milioni a 30,1)". Anche per le statali, si potrebbe obiettare, il governo ha allargato i cordoni della borsa: con 800 milioni in più per il 2011, 500 per il 2012 e altrettanti per il 2013. Ma la deputata del Pd, Rosa De Pasquale, componente della commissione Cultura della Camera, spiega che si tratta di un trucco e che gli atenei italiani continueranno ad arrancare.
"Il ministro Tremonti - spiega la De Pasquale - presentando in commissione Bilancio la proposta di finanziamento dell'università è stato costretto a scoprire le carte prima di quanto aveva previsto. E nel merito - prosegue la deputata democratica - permane un forte taglio alle risorse per l'università, anche se il ministro cerca in tutti i modi di nasconderlo restituendo solo una parte del maltolto". Vediamo perché. Secondo la De Pasquale quello degli 800 milioni è un trucco. "L'emendamento del governo effettivamente contiene la cifra in positivo, ma la legge di stabilità per il 2011, su cui opera l'emendamento, conteneva già un taglio per l'Università di 126 milioni di euro".
"Inoltre - conclude - nel prossimo anno verranno a mancare i benefici di leggi che negli anni passati hanno innalzato il fondo: il contributo integrativo di Padoa Schioppa di 550 milioni e l'incremento dell'anno passato di 400 milioni finanziato dalle entrate del condono del rientro dei capitali all'estero che erano risorse una tantum. Sommando queste voci negative lo stanziamento 2011 parte da una diminuzione di 1076 milioni (dalla somma di 126+550+400) che viene compensata solo in parte dagli 800 milioni dell'emendamento, lasciando un residuo negativo appunto di 276 milioni".
(16 novembre 2010)
Cortei e proteste in tutta Italia nel giorno del diritto allo studio
In occasione delle celebrazioni mondiali in favore dell'istruzione pubblica, il 17 novembre gli studenti italiani tornano a mobilitarsi contro la riforma Gelmini: oltre cento cortei in 50 comuni, da Torino a Palermo. Tutte le iniziative
http://www.repubblica.it/scuola/2010/11/16/news/manifestazioni_17-9152655/?ref=HREC1-6
di SALVO INTRAVAIA
http://www.repubblica.it/scuola/2010/11/16/news/fondi_per_le_universit_private-9163392/?ref=HREC1-6
MENTRE l'università pubblica si arrabatta tra tagli, scioperi, riforme "epocali" e "giochi delle tre carte", a quella privata il governo cancella i tagli degli ultimi tre anni. Nell'ultima versione del maxiemendamento alla legge di stabilità (ex Finanziaria) approvato dalla commissione Bilancio della Camera spunta anche un finanziamento di 25 milioni per "le università non statali legalmente riconosciute". E' bastato che alzasse la voce uno dei rettori "privati" più potenti d'Italia per fare capire al governo che non era cosa di insistere sulla strada del rigore anche per gli atenei non statali.
Di fronte ad un taglio che dal 2007 ad oggi aveva decurtato le somme destinate agli atenei privati del 45 per cento, il rettore dell'università Cattolica del Sacro cuore di Milano, Lorenzo Ornaghi, è venuto allo scoperto. "Gli effetti perversi dei provvedimenti dei governi dal 2007 a oggi - dichiarava pochi giorni prima della marcia indietro dell'esecutivo - stanno colpendo in maniera irragionevolmente dura, con diversi 'tagli tecnici lineari', le università non statali più di quelle statali, e fra tutte le non statali la nostra più delle altre".
"Dopo che - chiosava Ornaghi - ci sono stati tolti 12 milioni di euro (dai 55 del 2007 siamo passati ai 42,9 del 2009), dal prossimo anno ci vedremo privati di ulteriori 13 milioni di euro, così attestandosi il finanziamento statale a quasi la metà di quello che era nel 2007 (da 55 milioni a 30,1)". Anche per le statali, si potrebbe obiettare, il governo ha allargato i cordoni della borsa: con 800 milioni in più per il 2011, 500 per il 2012 e altrettanti per il 2013. Ma la deputata del Pd, Rosa De Pasquale, componente della commissione Cultura della Camera, spiega che si tratta di un trucco e che gli atenei italiani continueranno ad arrancare.
"Il ministro Tremonti - spiega la De Pasquale - presentando in commissione Bilancio la proposta di finanziamento dell'università è stato costretto a scoprire le carte prima di quanto aveva previsto. E nel merito - prosegue la deputata democratica - permane un forte taglio alle risorse per l'università, anche se il ministro cerca in tutti i modi di nasconderlo restituendo solo una parte del maltolto". Vediamo perché. Secondo la De Pasquale quello degli 800 milioni è un trucco. "L'emendamento del governo effettivamente contiene la cifra in positivo, ma la legge di stabilità per il 2011, su cui opera l'emendamento, conteneva già un taglio per l'Università di 126 milioni di euro".
"Inoltre - conclude - nel prossimo anno verranno a mancare i benefici di leggi che negli anni passati hanno innalzato il fondo: il contributo integrativo di Padoa Schioppa di 550 milioni e l'incremento dell'anno passato di 400 milioni finanziato dalle entrate del condono del rientro dei capitali all'estero che erano risorse una tantum. Sommando queste voci negative lo stanziamento 2011 parte da una diminuzione di 1076 milioni (dalla somma di 126+550+400) che viene compensata solo in parte dagli 800 milioni dell'emendamento, lasciando un residuo negativo appunto di 276 milioni".
(16 novembre 2010)
Cortei e proteste in tutta Italia nel giorno del diritto allo studio
In occasione delle celebrazioni mondiali in favore dell'istruzione pubblica, il 17 novembre gli studenti italiani tornano a mobilitarsi contro la riforma Gelmini: oltre cento cortei in 50 comuni, da Torino a Palermo. Tutte le iniziative
http://www.repubblica.it/scuola/2010/11/16/news/manifestazioni_17-9152655/?ref=HREC1-6
quarta-feira, 10 de novembro de 2010
Prossimo ricevimento Prof. De Rosa - 24 novembre h 10
Il prof. De Rosa farà ricevimento mercoledì 24 novembre dalle ore 10 alle ore 12.
I laureandi sono invitati a presentare la situazione del loro progetto di tesi.
Per gli studenti: si prega di inviare una mail per confermare la propria presenza
I laureandi sono invitati a presentare la situazione del loro progetto di tesi.
Per gli studenti: si prega di inviare una mail per confermare la propria presenza
sábado, 6 de novembro de 2010
Cambiamento date Sessione Gennaio Febbraio
Le date per gli esami della Sessione Gennaio-Febbraio di Lingua e Traduzione Portoghese (Prof. De Rosa) sono state cambiate in seguito allo spostamento dell'inizio dell'anno accademico.
Prof. De Rosa
Prova Scritta
9 febbraio, h.9,00
Prova Orale
11 febbraio, h.9,30
25 febbraio, h.9,30
Le date per gli esami della Sessione Gennaio-Febbraio di Lingua e Traduzione Portoghese (Prof.ssa De Abreu) sono state cambiate in seguito allo spostamento dell'inizio dell'anno accademico.
Prof. De Abreu
Prova Scritta
8 febbraio, h.9,00
9 febbraio, h.9,00
Prof. De Rosa
Prova Scritta
9 febbraio, h.9,00
Prova Orale
11 febbraio, h.9,30
25 febbraio, h.9,30
Le date per gli esami della Sessione Gennaio-Febbraio di Lingua e Traduzione Portoghese (Prof.ssa De Abreu) sono state cambiate in seguito allo spostamento dell'inizio dell'anno accademico.
Prof. De Abreu
Prova Scritta
8 febbraio, h.9,00
9 febbraio, h.9,00
Contra a extinção da Direcção Geral do Livro e das Bibliotecas - Petition to Dra. Gabriela Canavilhas - Ministra da Cultura de Portugal
Approfitto del nostro blog per segnalarvi una cosa che dovrebbe stare molto
a cuore e interessare tutti coloro che amano la letteratura di lingua portoghese.
Nel piano dei tagli e delle manovre finanziarie, il Portogallo ha deciso di chiudere la Direcção Geral do Livro e das Bibliotecas. L'ente, per intenderci, che finora
ha sostenuto le traduzioni all'estero dei libri portoghesi, contribuendo a far
venire in Italia più di uno scrittore.
Giorgio de Marchis, docente di Letteratura Portoghese di Roma Tre, ha scritto una petizione contro la chiusura dell'ente. Vi chiedo di leggerla e, se siete d'accordo, di firmarla. Ma, soprattutto, vi chiedo il favore di spargere la voce tra tutti i vostri contatti che credete possano essere interessati.
Questo è l'indirizzo per firmare:
http://www.petitiononline.com/dglb/petition-sign.html?
a cuore e interessare tutti coloro che amano la letteratura di lingua portoghese.
Nel piano dei tagli e delle manovre finanziarie, il Portogallo ha deciso di chiudere la Direcção Geral do Livro e das Bibliotecas. L'ente, per intenderci, che finora
ha sostenuto le traduzioni all'estero dei libri portoghesi, contribuendo a far
venire in Italia più di uno scrittore.
Giorgio de Marchis, docente di Letteratura Portoghese di Roma Tre, ha scritto una petizione contro la chiusura dell'ente. Vi chiedo di leggerla e, se siete d'accordo, di firmarla. Ma, soprattutto, vi chiedo il favore di spargere la voce tra tutti i vostri contatti che credete possano essere interessati.
Questo è l'indirizzo per firmare:
http://www.petitiononline.com/dglb/petition-sign.html?
quinta-feira, 4 de novembro de 2010
LEZIONI PORTOGHESE I PROF.SSA DE ABREU
Si comunica che il corso di "Lingua e traduzione - lingue portoghese e brasiliana I" tenuto dalla Prof.ssa Katia de Abreu avrà inizio il 09.11.10 secondo l'orario pubblicato sul sito della Facoltà di Lingue e Letterature Straniere.
quarta-feira, 3 de novembro de 2010
APPUNTAMENTI PROGETTO ISPI-IBRIT Giovedì 25 novembre h 17
Istituto Brasile-Italia
Via Clerici, 3 Milano
tel 0276011320 fax 0276011296
www.ibrit.it
info@ibrit.it
http://www.ibrit.it/eventi.php
Eventi
APPUNTAMENTI PRESSO PROGETTO ISPI-IBRIT (Via Clerici 3) E SPAZIO BRASIL (Corso Sempione 32B) - INGRESSO LIBERO
Giovedì 25 novembre, ore 17
Spazio Brasil, Corso Sempione 32B - Presentazione del libro "Dubbling Cartoonia, mediazione interculturale e funzione didattica nel processo di traduzione dei cartoni animati". Il volume affronta le problematiche del processo traduttivo del cartone animato, analizzandone la funzione di mediazione interculturale e la funzione didattica di fondo che spesso caratterizza le scelte dei traduttori. Presenta Emilia Perassi (Università Statale di Milano).
Interverranno gli autori: Marco Cipolloni (Università di Modena e Reggio Emilia), Elisa Perego (Università di Trieste), Gian Luigi De Rosa (Università del Salento).
Via Clerici, 3 Milano
tel 0276011320 fax 0276011296
www.ibrit.it
info@ibrit.it
http://www.ibrit.it/eventi.php
Eventi
APPUNTAMENTI PRESSO PROGETTO ISPI-IBRIT (Via Clerici 3) E SPAZIO BRASIL (Corso Sempione 32B) - INGRESSO LIBERO
Giovedì 25 novembre, ore 17
Spazio Brasil, Corso Sempione 32B - Presentazione del libro "Dubbling Cartoonia, mediazione interculturale e funzione didattica nel processo di traduzione dei cartoni animati". Il volume affronta le problematiche del processo traduttivo del cartone animato, analizzandone la funzione di mediazione interculturale e la funzione didattica di fondo che spesso caratterizza le scelte dei traduttori. Presenta Emilia Perassi (Università Statale di Milano).
Interverranno gli autori: Marco Cipolloni (Università di Modena e Reggio Emilia), Elisa Perego (Università di Trieste), Gian Luigi De Rosa (Università del Salento).
terça-feira, 2 de novembro de 2010
Addio alle borse di studio tagliato il 90% dei soldi
Ridotti i fondi per gli atenei: per il 2011 la Gelmini prevede solo 26 milioni. Oltre 180 mila studenti hanno diritto all'assegno, ma otto su dieci non lo riceveranno
di SALVO INTRAVAIA e CORRADO ZUNINO
dal sito di repubblica
http://www.repubblica.it/scuola/2010/11/02/news/borse_studio_addio-8653934/?ref=HRER2-1
Arrivano tagli che sono colpi d'accetta e servono a celebrare nuove amputazioni nella scuola italiana. Con un passaggio della manovra finanziaria fin qui rimasto nascosto il ministro Maria Stella Gelmini, sotto la scorta del suo tutore Giulio Tremonti, ha decretato la fine dell'istituto della borsa di studio.
Un taglio ai finanziamenti del 90%. Un'altra morte per mancanza fondi, nella scuola ai tempi della Gelmini, dopo la riduzione del tempo pieno, la cancellazione delle graduatorie dei ricercatori, la soppressione di alcuni atenei.
È nata con la liberazione d'Italia, Regio decreto 574 del 1946, la borsa di studio universitaria e ha accompagnato l'evoluzione della democrazia scolastica offrendo fino al 2001 una possibilità di mantenimento a studenti in corso, fuori sede, sotto le soglie dell'Isee, meritevoli. In due anni, con il colpo d'accetta tirato lo scorso 14 ottobre sul tavolo del penultimo Consiglio dei ministri, l'ammontare in euro delle borse da erogare è passato da 246 milioni a 25,7. Un -89,55% che peggio di così c'è solo la loro soppressione. E nel 2012 si arriverà a 13 milioni scarsi trasformando la borsa universitaria in un premio per élite scelte.
Questa - 25,7 milioni - è la quota di finanziamento governativo per il 2011 all'interno di un sistema, quello delle università, fortemente regionalizzato. Già. Lo stato di crisi generale delle Regioni italiane, in particolare al Sud, abbatte le residue speranze. Così oggi su una platea di 184.034 aventi diritto, l'80 per cento non prenderà quei mille, a volte duemila euro (si decide per bandi regionali) che spesso rappresentano una necessità per gli studenti che li ricevono. "Con una borsa di studio, oggi, non si studia, ci si mantiene", racconta Claudio Riccio, universitario della Link, "si paga un pezzo dell'affitto se si vive fuori dalla propria sede naturale, si pagano pranzi e cene lontane dalla mensa convenzionata, l'abbonamento mensile alla municipalizzata trasporti". Libri, dispense, aggiornamenti, viaggi di preparazione restano fuori da una borsa di studio, che a tutto serve meno che a studiare.
Gli iper tagli dell'assegno universitario dicono come il fragile welfare studentesco italiano stia franando e contribuisca ad acuire le distanze tra università del Sud e del Nord: è sempre più intensa, infatti, la salita di ventenni meridionali alla ricerca di università dalla borsa di studio possibile. Piemonte, Toscana, Emilia sono regioni che ancora possono dare concretezza alle promesse scritte sui bandi annuali. Chi ha un reddito familiare (della famiglia di provenienza) sotto i 17mila euro, oggi può accedere alla possibilità di un finanziamento pubblico. E se ottiene medie scolastiche sopra la media, può entrare nella graduatoria degli aventi diritto. Nella maggior parte dei casi inutilmente: per otto studenti su dieci non ci sono soldi. Tra l'altro, le graduatorie regionali del 2010 sono per definizione amministrativa "definitive non confermate". Cioè, non valgono nulla fin qui: l'autunno è inoltrato e gli studenti d'ateneo ancora non sanno a chi toccherà lo scalpo della borsa di studio.
Dall'assegno universitario istituito nel 1963 e immaginato come un pre-salario - 200mila lire per gli studenti che vivevano nella loro città, 360mila lire per i fuori sede - alle norme del 1991, scritte per "rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale che di fatto limitano l'uguaglianza dei cittadini nell'accesso all'istruzione superiore e per consentire ai capaci e meritevoli, anche se privi di mezzi, di raggiungere i gradi più alti degli studi", alle ultime definizioni legislative dell'aprile 2001 la borsa di studio ha seguito, e a volte anticipato, le conquiste lavorative e civili del paese. Nelle ultime due stagioni il governo Berlusconi ha smantellato tutto. E se, come rileva una tesi presentata quest'anno a Scienze politiche della Sapienza, "Il diritto allo studio universitario in Italia", l'80 per cento dei meritevoli e bisognosi studenti italiani non percepisce l'assegno meritato, in Francia si scende al 70%, in Germania al 60%, in Olanda addirittura al 4%. D'altronde l'Italia, appare sempre meno un caso, resta il paese con il tasso d'abbandono universitario più alto.
(02 novembre 2010)
di SALVO INTRAVAIA e CORRADO ZUNINO
dal sito di repubblica
http://www.repubblica.it/scuola/2010/11/02/news/borse_studio_addio-8653934/?ref=HRER2-1
Arrivano tagli che sono colpi d'accetta e servono a celebrare nuove amputazioni nella scuola italiana. Con un passaggio della manovra finanziaria fin qui rimasto nascosto il ministro Maria Stella Gelmini, sotto la scorta del suo tutore Giulio Tremonti, ha decretato la fine dell'istituto della borsa di studio.
Un taglio ai finanziamenti del 90%. Un'altra morte per mancanza fondi, nella scuola ai tempi della Gelmini, dopo la riduzione del tempo pieno, la cancellazione delle graduatorie dei ricercatori, la soppressione di alcuni atenei.
È nata con la liberazione d'Italia, Regio decreto 574 del 1946, la borsa di studio universitaria e ha accompagnato l'evoluzione della democrazia scolastica offrendo fino al 2001 una possibilità di mantenimento a studenti in corso, fuori sede, sotto le soglie dell'Isee, meritevoli. In due anni, con il colpo d'accetta tirato lo scorso 14 ottobre sul tavolo del penultimo Consiglio dei ministri, l'ammontare in euro delle borse da erogare è passato da 246 milioni a 25,7. Un -89,55% che peggio di così c'è solo la loro soppressione. E nel 2012 si arriverà a 13 milioni scarsi trasformando la borsa universitaria in un premio per élite scelte.
Questa - 25,7 milioni - è la quota di finanziamento governativo per il 2011 all'interno di un sistema, quello delle università, fortemente regionalizzato. Già. Lo stato di crisi generale delle Regioni italiane, in particolare al Sud, abbatte le residue speranze. Così oggi su una platea di 184.034 aventi diritto, l'80 per cento non prenderà quei mille, a volte duemila euro (si decide per bandi regionali) che spesso rappresentano una necessità per gli studenti che li ricevono. "Con una borsa di studio, oggi, non si studia, ci si mantiene", racconta Claudio Riccio, universitario della Link, "si paga un pezzo dell'affitto se si vive fuori dalla propria sede naturale, si pagano pranzi e cene lontane dalla mensa convenzionata, l'abbonamento mensile alla municipalizzata trasporti". Libri, dispense, aggiornamenti, viaggi di preparazione restano fuori da una borsa di studio, che a tutto serve meno che a studiare.
Gli iper tagli dell'assegno universitario dicono come il fragile welfare studentesco italiano stia franando e contribuisca ad acuire le distanze tra università del Sud e del Nord: è sempre più intensa, infatti, la salita di ventenni meridionali alla ricerca di università dalla borsa di studio possibile. Piemonte, Toscana, Emilia sono regioni che ancora possono dare concretezza alle promesse scritte sui bandi annuali. Chi ha un reddito familiare (della famiglia di provenienza) sotto i 17mila euro, oggi può accedere alla possibilità di un finanziamento pubblico. E se ottiene medie scolastiche sopra la media, può entrare nella graduatoria degli aventi diritto. Nella maggior parte dei casi inutilmente: per otto studenti su dieci non ci sono soldi. Tra l'altro, le graduatorie regionali del 2010 sono per definizione amministrativa "definitive non confermate". Cioè, non valgono nulla fin qui: l'autunno è inoltrato e gli studenti d'ateneo ancora non sanno a chi toccherà lo scalpo della borsa di studio.
Dall'assegno universitario istituito nel 1963 e immaginato come un pre-salario - 200mila lire per gli studenti che vivevano nella loro città, 360mila lire per i fuori sede - alle norme del 1991, scritte per "rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale che di fatto limitano l'uguaglianza dei cittadini nell'accesso all'istruzione superiore e per consentire ai capaci e meritevoli, anche se privi di mezzi, di raggiungere i gradi più alti degli studi", alle ultime definizioni legislative dell'aprile 2001 la borsa di studio ha seguito, e a volte anticipato, le conquiste lavorative e civili del paese. Nelle ultime due stagioni il governo Berlusconi ha smantellato tutto. E se, come rileva una tesi presentata quest'anno a Scienze politiche della Sapienza, "Il diritto allo studio universitario in Italia", l'80 per cento dei meritevoli e bisognosi studenti italiani non percepisce l'assegno meritato, in Francia si scende al 70%, in Germania al 60%, in Olanda addirittura al 4%. D'altronde l'Italia, appare sempre meno un caso, resta il paese con il tasso d'abbandono universitario più alto.
(02 novembre 2010)
segunda-feira, 1 de novembro de 2010
LETTORATO DOTT.SSA VERDAGUER
Il lettorato della Dott.ssa Verdaguer avrà inizio il 10.11.10 secondo orario pubblicato sulla pagina web della Facoltà di Lingue e Letterature Straniere.
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