segunda-feira, 29 de agosto de 2011

**AGGIORNAMENTO** RICEVIMENTO E CORSO DI RECUPERO DOTT.SSA VERDAGUER

La Dott.ssa Verdaguer farà ricevimento i giorni 02/09, **08/09** e 16/09 dalle ore 10.00 alle ore 13.00 presso la sala lettori dell'Ex-Tabacchi.

Inoltre terrà corsi di recupero di dettato, traduzione, composizione e grammatica i giorni 02/09, **08/09**, 16/09 dalle ore 14.00 alle ore 18.00 presso la sala lettori dell'Ex-Tabacchi

quinta-feira, 25 de agosto de 2011

ESAMI ORALI PROF.SSA DE ABREU

I prossimi appelli orali della Prof.ssa Katia De Abreu si terranno il 12 e il 29 settembre alle ore 9.00 presso il Buon Pastore.

quarta-feira, 24 de agosto de 2011

La ricerca perde pezzi - Italia maglia nera d'Europa

ROMA - Abbiamo ricercatori resistenti e talentuosi, capaci di una produttività da fabbrica tessile cinese. Ma il sistema della ricerca italiana — scientifica e umanistica — è crollato. Ora ci sono i numeri, offerti dal lavoro di una docente di economia e organizzazione aziendale all’Università di Bologna e di un esperto bibliometrico (uno statistico che studia le pubblicazioni scientifiche) olandese. Il “paper” di Cinzia Daraio e Henk Moed reso noto da Research Policy ci dice che per la prima volta in trent’anni la produzione scientifica dell’Italia ha smesso di crescere e dà segnali di arretramento. Esperimenti e scoperte, nuova conoscenza prodotta nelle biblioteche universitarie e nei nostri centri di ricerca. Arretra, tutto questo, come quota percentuale dell’intera produzione mondiale e in termini assoluti come numero di articoli scientifici pubblicati.

Sul piano quantitativo le pubblicazioni italiane hanno conosciuto un percorso di crescita dal 1980 (erano 9.721) al 2003 (sono diventate 39.728, quattro volte tanto). Nei cinque anni successivi si è proceduto tra depressioni e fiammate fino al 2008: 52.496 articoli italiani resi pubblici nel mondo, un record. L’anno dopo, il 2009 (ultimo dato conosciuto), il crollo: dodicimila pubblicazioni in meno, poco sopra quota 40 mila, bruciata la crescita di cinque stagioni.

«Il confronto europeo è schiacciante », spiega Cinzia Daraio illustrando i successivi grafici. Siamo ultimi per numero di ricercatori rispetto alla popolazione: sei ogni diecimila abitanti. Metà della Spagna e un terzo della Gran Bretagna. Siamo ultimi (insieme a una Spagna che ci ha appena raggiunto) per investimenti pubblici nella ricerca: sono lo 0,4% del Prodotto interno lordo. E i nostri privati non riescono a sostituirsi a Stato, Regioni e Università, il loro investimento arriva solo allo 0,6% del Pil. Nelle collaborazioni internazionali, quelle che spesso forniscono il prodotto intellettuale più nuovo e solido, tra i sei “big europei” siamo penultimi. Eravamo secondi negli Anni Ottanta. In generale, il contributo italiano alle pubblicazioni nel mondo è pari al 3,3%. «C’è una trentennale disattenzione della politica italiana verso la ricerca», dice la Daraio, «e oggi assistiamo all’inizio del declino della scienza italiana». È interessante notare come i ricercatori italiani restino i primi per produttività individuale: ogni due anni esce un nostro nuovo lavoro realizzato insieme a uno studioso straniero. Si chiama “effetto di compensazione”: per bilanciare gli investimenti risicati, gli studiosi italiani si impegnano più degli altri. Non è un caso se molti “portavoce” di progetti internazionali siano di casa. Dice Cinzia Daraio: «Abbiamo difficoltà a competere sui fondi europei per la ricerca, portiamo a casa meno di quanto versiamo. Gli altri paesi fanno piani ventennali e influenzano le scelte della Ue, noi ci ritroviamo con i professori a fare fotocopie degli scontrini per le note spese da presentare a Bruxelles».

continua su La Repubblica

terça-feira, 23 de agosto de 2011

RICEVIMENTO E CORSO DI RECUPERO DOTT.SSA VERDAGUER

La Dott.ssa Verdaguer farà ricevimento i giorni 02/09, 09/09 e 16/09 dalle ore 10.00 alle ore 13.00 presso la sala lettori dell'Ex-Tabacchi.

Inoltre terrà corsi di recupero di dettato, traduzione, composizione e grammatica i giorni 02/09, 09/09, 16/09 dalle ore 14.00 alle ore 18.00 presso la sala lettori dell'Ex-Tabacchi.

sexta-feira, 19 de agosto de 2011

Università britanniche... quasi 200 mila ragazzi resteranno fuori

Caccia a un posto... quasi 200 mila ragazzi resteranno fuori

Cresce il numero di chi vuole continuare a studiare. Colpa di un mercato del lavoro senza sbocchi, del baby-boom del '92, ma soprattutto delle tasse: con la riforma voluta da Cameron, dal prossimo anno bisognerà pagare 5 mila sterline in più.
E in molti già si disperano.

LONDRA - Il futuro è a un passo appena, ma forse troppo lontano: in questi giorni 640 mila studenti britannici ed europei sono alla caccia dei 450 mila posti disponibili per l'accesso alle università, e le delusioni sono molte. In tv compaiono scene di ragazzi che si abbracciano e saltano giubilanti, oppure lacrime, facce tristi, sconvolte: lo scenario è quello di un passaggio importante nella vita. Su cento studenti, 27 hanno ottenuto il massimo dei voti al test di ammissione: è un segno che non viene considerato positivo dagli esperti, perché indica un "livellamento". L'anno scorso è stato introdotto un asterisco per indicare - con A* - i ragazzi migliori. Ma oggi le A con asterisco sono già l'8,2 per cento degli ammessi.

E quest'anno la speranza di entrare nelle università è diffusa fra più persone che nel passato per tre elementi, scrive il Financial Times: il primo è la debolezza del mercato del lavoro fra i giovani, con la disoccupazione che tocca il 18 per cento fra le persone di 18-24 anni, contro un dato complessivo del 7,9 per cento. E com'è ovvio l'università tradizionalmente garantisce più possibilità in un mercato difficile. Il secondo elemento è il baby-boom che raggiunse il massimo nel 1992, e che oggi porta a contare un numero più alto di giovani nell'età dell'accesso e quindi di richieste. Il terzo elemento, non meno importante degli altri due, è il forte aumento delle tasse universitarie previsto per l'anno venturo: anche chi potrebbe rimandare preferisce iscriversi quest'anno per risparmiare oltre cinquemila sterline...

continua su Repubblica.it

sexta-feira, 12 de agosto de 2011

Lettori stranieri, che storiaccia

da L'Espresso
Lettori stranieri, che storiaccia
di Ulisse Spinnato Vega

Lo Stato italiano gestisce le prestazioni dei professionisti che lavorano all'Università in un regime di totale illegalità da oltre 30 anni. Oggi David Cameron si schiera contro la nostra giustizia la riforma Gelmini...
continua su: http://espresso.repubblica.it/dettaglio/lettori-stranieri-che-storiaccia/2157946

sexta-feira, 5 de agosto de 2011

CALL FOR PAPER

TRANSLATING HUMOR IN AUDIOVISUAL TEXTS
International Conference
Call for papers
30 November – 2 December 2011
Università del Salento
www.unisalento.it

LECCE, ITALY

CALL FOR PAPER

For the International Conference TRANSLATING HUMOR IN AUDIOVISUAL TEXTS, scholars, professionals, and students are invited to submit proposals for papers. Deadline is October 10, 2011.
More than one paper cannot be submitted.
Papers should be planned according to the following guidelines:

Paper Sessions: Paper sessions will be 90 minutes in length with each speaker allotted twenty minutes for presentation plus additional time for questions. Papers should focus on original research dealing with translating humor in audiovisual texts.

Abstract submission
Abstracts of 250 words in any of the official languages of the conference should be sent by email, attached as a WORD document (.doc or .docx), to the following address: infohumorAVT@gmail.com

Official Languages
Italian, English, Spanish and Portuguese.

Important Dates
• Deadline for the submission of proposals: 10 October 2011
• Notification of acceptance of proposals: 30 October 2011



TRANSLATING HUMOR IN AUDIOVISUAL TEXTS

Conference Organizers: Gian Luigi De Rosa, Elisa Perego,
Antonella De Laurentiis and Francesca Bianchi

30 November – 2 December 2011

Università del Salento
Facoltà di Lingue e Letterature Straniere

Sala Convegni - Officine Cantelmo (Viale De Pietro – 73100, Lecce)

quinta-feira, 4 de agosto de 2011

Visita Virtual aos museus portugueses

Visita virtuale ai musei portoghesi (con link diretti e indiretti).

Convento de Cristo - Tomar
Fortaleza de Sagres
Mosteiro da Batalha
Mosteiro de Alcobaça
Mosteiro de São Martinho Tibães - Braga
Mosteiro dos Jerónimos - Lisboa
Mosteiro Santa Clara Velha - Coimbra
Torre de Belém

bisogna cliccare nella colonna a destra e iniziare la visita virtuale

Portugal e Brasil

Video-clip


VideoPlaylist
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